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Cyberbullismo a scuola, sesso nei bagni e ricatti con foto a luci rosse

Cyberbullismo

Episodio di cyberbullismo e ricatti sessuali avvenuto in un istituto scolastico di Monza. Un ragazzo di 16 anni accusato di violenza sessuale continuata.

Episodio di cyberbullismo e ricatti sessuali avvenuto in un istituto scolastico di Monza. Un gruppo di studenti con una età compresa tra i quattordici e i quindici anni, infatti, ha confessato di aver avuto rapporti sessuali nei bagni della scuola. Successivamente le immagini hot hanno cominciato a circolare in rete e sui vari gruppi di WhatsApp. In particolar modo, un ragazzo di sedici anni è stato anche accusato di violenza sessuale continuata, con l’aggravante di averla commessa in un ambiente scolastico.

Cyberbullismo a scuola

Ricatti sessuali e cyberbullismo all’interno di un istituto scolastico di Monza. Un gruppo di giovani, con una età compresa tra i quattordici e i quindi anni, infatti, ha ammesso di avuto dei rapporti sessuali nei bagni della scuola.

I video e le immagini di questi rapporti sono poi circolati prima in rete e successivamente su WhatsApp. Inoltre, un ragazzo di sedici anni è stato accusato anche di violenza sessuale continuata, con l’aggravante di averla commessa all’interno di un ambiente scolastico.

L’inchiesta, sulla quale sta indagando la Procura, è partita grazie alla denuncia di una vittima. Si tratta di una ragazzina compagna di scuola del giovane, la quale sarebbe stata costretta, almeno in dieci occasioni, ad avere rapporti sessuali nei bagni. Successivamente è diventata vittima di ricatti psicologici.

Il ragazzino, infatti, continuava ad ossessionare la compagna di classe attraverso dei messaggi su WhatsApp. Il giovane pretendeva l’invio di altre foto e video in cui si doveva mostrare nuda e in atteggiamenti intimi. Il ragazzo poi minacciava la giovane. Se si fosse rifiutata di esaudire le sue richieste, infatti, il sedicenne minacciava di condividere sempre su WhatsApp e su altre community della rete tutto il materiale erotico che aveva ricevuto fino a quel momento. Ma non solo. Il ragazzo minacciava anche di dire tutti agli altri compagni.

Le diceva infatti che se non avesse fatto quello che chiedeva avrebbe spifferato tutto. Nei telefonini degli altri studenti, infatti, sono stati trovati dei messaggi con frasi offensive, con tanto di scambi di immagini e filmati con esplicito contenuto pornografico.

Gli episodi

Gli episodi risalirebbero all’anno scolastico 2015-2016. Ma le violenze sarebbero continuate anche quando lo studente aveva cambiato istituto. Fino addirittura anche ai primi mesi di quest’anno.

Ora però, fortunatamente per la ragazza, il suo incubo è finalmente finito. Anche se comunque la ricostruzione di quanto sarebbe accaduto nell’istituto monzese avrebbe portato alla luce altri episodi che la dirigenza scolastica aveva classificato proprio come “episodi di bullismo”.

Questi episodi, secondo parte dei genitori degli studenti che avevano rimarcato anche il “fallimento educativo della scuola”, sono stati puniti con provvedimenti del tutto arbitrari. In quelle occasioni, infatti, nei telefonini degli studenti furono trovati dei messaggi con all’interno delle frasi razziste riferite a compagni di colore, con tanto di botta e risposta attraverso un linguaggio ritenuto aggressivo ed irrispettoso.

Oltre ai messaggi di contenuto razzista, nei cellulari degli studenti, come già detto in precedenza, sono state ritrovate delle immagini con un evidente contenuto pornografico.