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Da Madrid a Nizza, più di 600 morti per attentati

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Con il conteggio delle vittime della strage di Nizza ancora di aggiornamento, la lista dei morti in attentati terroristici in Europa si allunga ancora. Il primo, in ordine di tempo, fu l’11 marzo 2004 a Madrid, quando diverse bombe esplosero su alcuni treni, causando 191 morti. Circa un anno dopo...

Con il conteggio delle vittime della strage di Nizza ancora di aggiornamento, la lista dei morti in attentati terroristici in Europa si allunga ancora.

Il primo, in ordine di tempo, fu l’11 marzo 2004 a Madrid, quando diverse bombe esplosero su alcuni treni, causando 191 morti. Circa un anno dopo, il 7 luglio 2005, ci furono agli attentati dei quattro kamikaze nella metropolitana di Londra, che provocarono 56 vittime.

La spirale di violenza si è riaccesa circa due anni fa. il primo episodio fu il 24 maggio del 2014, quando un uomo uccise 4 persone presso il Museo Ebraico di Bruxelles. Il 7 gennaio dello scorso anno fu la volta dei 12 morti nell’attacco alla sede del giornale Charlie Hebdo. Poco più di un mese dopo, era il 14 febbraio 2015, ci fu la sparatoria al convegno sulla libertà di espressione a Copenhagen, dove morì una persona.

Capitolo a parte per la Turchia, dove i fatti si sangue iniziano il 20 luglio 2015 con i 34 morti dell’attentato di Suruc. 103 furono invece le vittime dei due kamikaze alla stazione di Ankara il 10 ottobre 2015

Venendo agli episodi più recenti, il 13 novembre del 2015 ci furono le 130 vittime degli attentati di Parigi, poi il 22 marzo 2016 i 31 morti degli attacchi all’aeroporto Zaventem e alla stazione metro di Maalbeek a Bruxelles. Infine la strage di Nizza, il 14 luglio 2016, con almeno 74 vittime.

Il totale è di 636 morti, considerando solo gli attacchi di certa matrice islamica estremista. Tralasciando, cioè, i numerosi altri attentati o fatti di sangue sui quali ad oggi non è stata fatta ancora piena chiarezza.