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Da Venezia il cinema piange Belmondo. Servillo: segnò generazioni

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Venezia, 7 set. (askanews) - Il mondo del cinema piange Jean-Paul Belmondo, scomparso a 88 anni a Parigi. E da Venezia, dalla 78esima Mostra del Cinema, tanti gli attori e registi che hanno ricordato con stima ed affetto il grande interprete francese. "Belmondo è stato nel cuore di noi tutti, da...

Venezia, 7 set. (askanews) – Il mondo del cinema piange Jean-Paul Belmondo, scomparso a 88 anni a Parigi. E da Venezia, dalla 78esima Mostra del Cinema, tanti gli attori e registi che hanno ricordato con stima ed affetto il grande interprete francese.

“Belmondo è stato nel cuore di noi tutti, dalla Novelle Vague al suo rapporto con l’Italia, quando il cinema era la vita al cinema, lui era un attore dove quasi non potevi distinguere, una figura cara per tutti noi italiani”.

Una figura fondamentale per il cinema francese nei suoi 60 anni di carriera, e non solo, ricorda Toni Servillo: “La scomparsa di un attore che ha segnato la gioventù di tante generazioni, che ha segnato una partecipazione importante a un periodo preciso del cinema francese che ha contribuito alla formazione di generazioni e generazioni di registi. E ha anche segnato un periodo che mi auguro si possa rinnovare di collaborazione molto felice tra il cinema italiano e quello francese, avendo lavorato lui tantissimo e avendo conosciuto amori importanti in Italia”.

A ricordarlo anche il regista canadese Denis Villeneuve arrivato a Parigi per la prima del kolossal “Dune” già presentato a Venezia. “Era un attore che adoravo, un colosso del cinema francese ma anche a livello internazionale, era anche un attore che tutti amavano, Monsieur Belmondo, io lo associo alla Nouvelle Vague, ho in mente ‘Pierrot le Fou’ (in Italia uscì come “Il bandito delle 11″). È davvero triste, ma allo stesso tempo penso: che carriera eccezionale”.