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Dal matrimonio gay alla contraccezione: diritti dei cittadini USA a rischio dopo scelta anti-aborto

Aborto

La decisione della Corte Suprema Usa di cancellare il diritto all'aborto potrebbe avere conseguenze anche su altri diritti dei cittadini.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di cancellare il diritto all’aborto. Questa decisione potrebbe avere pesanti conseguenze anche su altri diritti dei cittadini, che sembrano essere a rischio. 

La decisione della Corte Suprema e le possibili conseguenze

Il 24 giugno 2022 i diritti delle donne negli Stati Uniti hanno accusato un grave colpo. Una giornata nera in cui la Corte Suprema ha fatto una scelta sulla loro possibilità di decidere e di gestire liberamente il proprio corpo. La decisione ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade e potrebbe avere serie conseguenze su altre sentenze che riguardano il matrimonio omosessuale o interraziale, la contraccezione, l’assistenza sanitaria per la transizione di genere e altri diritti. Il rischio è anche quello di aumentare il clima di razzismo già profondamente radicato nel Paese. I giudici hanno sottolineato che l’annullamento dell Roe potrebbe mettere in pericolo altri argomenti. L’opinione di maggioranza, espressa dal giudice Samuel Alito, ha voluto mantenere separata la sentenza sull’aborto dalle altre decisioni.

Il giudice Clarence Thomas, in una nota, ha chiesto esplicitamente che anche le sentenze in materia di diritti civili vengano riesaminate. “In futuro, dovremo riconsiderare tutti i precedenti di questa Corte in materia di giusto processo, compresi ‘Griswold’, ‘Lawrence’ e ‘Obergefell’” ha scritto Thomas, riferendosi ai casi sulla contraccezione, l’omosessualità e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Alito ha risposto alle accuse dei dissidenti, rivolte dai giudici liberali che temono un attacco ai diritti dei cittadini. “Nulla in questa opinione deve essere inteso come una messa in dubbio di precedenti che non riguardano l’aborto” ha sottolineato il portavoce dei conservatori. “Abbiamo anche spiegato perché è così: i diritti relativi alla contraccezione e alle relazioni omosessuali sono intrinsecamente diversi dal diritto all’aborto perché quest’ultimo coinvolge in modo unico ciò che Roe e Casey hanno definito ‘vita potenziale’” ha dichiarato Alito. 

I giudici liberali: “Ora i diritti sono a rischio”

I tre giudici liberali della corte, Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan, hanno espresso il loro dissenso contro il rovesciamento della Roe v. Wade. “Qualunque sia l’esatta portata delle prossime leggi, un risultato della decisione odierna è certo: la riduzione dei diritti delle donne e del loro status di cittadine libere ed eguali” hanno scritto. Sono convinti che anche altre sentenze ora saranno a rischio. “Il diritto riconosciuto dalla Roe e dalla Casey non è isolato. Al contrario, la Corte lo ha collegato per decenni ad altre libertà consolidate che riguardano l’integrità fisica, le relazioni familiari e la procreazione. Ovviamente, il diritto di interrompere una gravidanza è nato direttamente dal diritto di acquistare e utilizzare la contraccezione. A loro volta, questi diritti hanno portato, più recentemente, ai diritti all’intimità e al matrimonio tra persone dello stesso sesso” hanno dichiarato. 

I diritti a rischio

Da venerdì 24 giugno 2022 negli Stati Uniti l’aborto non è più un diritto costituzionale. La sentenza della Corte Suprema segna una battuta d’arresto per quanto riguarda i diritti umani fondamentali e si tratta di un salto indietro nel tempo. Non può essere la fine di una battaglia, ma più che altro l’inizio di tante altre battaglie.  Migliaia di persone continueranno ad impegnarsi ancora di più per garantire l’accesso ad aborti sicuri e alla contraccezione per milioni di donne, così come i matrimoni per le coppie dello stesso sesso. Tutti questi diritti umani sono fortemente minacciati e a rischio.