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La risposta di Rita Dalla Chiesa alle critiche sui social

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La conduttrice ha risposto così a chi le criticava di parlare troppo della morte di Frizzi

Di fronte al dramma di Fabrizio Frizzi il mondo della televisione si è unito in un lungo cordoglio. C’è chi lo ha fatto tramite i social e chi come Rita Dalla Chiesa, ha ricordato il conduttore tv in maniera particolare. Ricorderete il post commovente delle quattro candele, rivolto alla figlia Stella. Sui social il comportamento dell’ex conduttrice è stato aspramente criticato. Dure le repliche della Dalla Chiesa.

“Ha cresciuto mia figlia”

Vuole rispetto Rita Dalla Chiesa. Sui social le sono state rivolte parole durissime in cui le venica criticato l’eccessivo protagonismo nel lutto di Frizzi. Accuse di sciacallaggio – “Parla troppo” – e di voler spettacolarizzare una morte compianta da tutta Italia.

La sua risposta arriva direttamente da Facebook, dove con un duro commento chiede silenzio e rispetto per la tragica vicenda. “Mi spiace solo una cosa. Che l’odio, la cattiveria e i pregiudizi che lastricano la strada di alcune persone, facciano perdere di vista dei valori che vanno sempre salvati.” esordisce la Dalla Chiesa.

Prima di tutto il rispetto per delle persone, in questo caso Carlotta e io, che che ci siamo sempre considerate una famiglia. E vorrei ricordare a queste “poverette mentali” che mia figlia Giulia è stata cresciuta da Fabrizio. Quindi, silenzio!
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La figlia, cresciuta da Frizzi

La Giulia menzionata nel commento dell’ex conduttrice di Forum è Giulia Cirese. Nata da una relazione fra la Dalla Chiesa e Roberto Cirese, proprio negli anni in cui era sposata a Frizzi. Il conduttore aveva cresciuto la bambina come fosse stata sua. Anche quando i due si separarono, nel 1998.

Quello della Dalla Chiesa è stato un compianto sincero, raccontato con parole di struggente dolcezza e al contempo speranza. Andata in onda nel programma “Amici” – condotto da Maria De Filippi – ha voluto omaggiare nuovamente Frizzi. “È stato una mosca bianca, un ufficiale e gentiluomo: ufficiale perché la correttezza prima di tutto, nel rapportarsi con gli altri, il rispetto per chiunque.

E continua: “…ha avuto una vita bellissima dal punto di vista professionale e momenti di caduta, vissuti con estrema umiltà. Non l’ho mai sentito parlare male o avere rancori nei confronti di colleghi, ha avuto delle malinconie, che nascondeva anche molto bene”.

La gogna mediatica

D’altronde il mondo dei social network è diventata una giuria – più spesso una gogna – che decreta chi si è comportato bene e chi no. Nel mirino dei critici era finita anche Michelle Hunziker, rea di non aver dedicato spazio alla morte del conduttore romano.

E’ sempre più chiaro quanto sui social si critichi tanto per il gusto di farlo. Alla Hunziker viene imputata noncuranza, alla Dalla Chiesa l’esatto contrario. In qualche caso si arriva addirittura a criticare il defunto, come successo allo stesso Frizzi.