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Daniela Cadeddu, l'autopsia: uccisa a martellate nel sonno dal marito

femminicidio oristano

Daniela Cadeddu sarebbe stata uccisa a martellate nel sonno: è quanto rilevato dall'autopsia effettuata sul suo corpo.

L’autopsia effettuata sul corpo di Daniela Cadeddu, vittima di un femminicidio a Zeddiani, ha rilevato che la donna è stata uccisa a martellate dal marito all’interno della propria abitazione. L’uomo, attualmente rinchiuso in carcere, aveva chiamato i Carabinieri subito dopo l’accaduto autodenunciandosi.

L’autopsia sul corpo di Daniela Cadeddu

L’esame autoptico, durato 5 ore ed eseguito dal dottor Roberto Demontis, ha evidenziato come a causare il decesso della donna, avvenuto nel sonno, sarebbero state almeno due martellate mortali. Daniela non avrebbe nemmeno avuto il tempo di urlare o di rendersi conto di quanto stesse accadendo e il delitto si sarebbe consumato in pochi istanti all’alba di sabato 5 febbraio. Una tesi che in parte smentisce le ipotesi iniziali secondo cui i vicini avrebbero sentito le grida della donna.

Secondo quanto ricostruito, la coppia viveva separata in due abitazioni comunicanti una affianco all’altra, cosa he ha permesso a Giorgio Meneghel, questo il nome del killer, di raggiungere la camera da letto dell’ex moglie e di mettere in atto il suo piano omicida.

La vicenda

Dopo i fatti, l’uomo ha subito chiamato i Carabinieri avvertendoli di aver ucciso la donna. Oggi è atteso l’interrogatorio di convalida del suo arresto in cui gli inquirenti sperano di avere maggiori elementi sul caso, primo tra tutti il movente. I fatti hanno sconvolto l’intera comunità di Zeddiani e di Cabras, paese di origine di Daniela. Il sindaco Andrea Abis, ha ricordato che “lo scorso anno in Italia si è contata una vittima di femminicidio ogni tre giorni: questo è un giorno di dolore e di lutto e questa strage non può lasciarci indifferenti“.