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Davos 2018, l'1% più ricco ha quanto il restante 99%

Davos 2018

La frattura permanente fra più chi è più ricco e i più poveri è uno dei temi trattati nel vertice di Davos.

Uno dei temi trattati nel corso del vertice di Davos 2018, che riunisce il meglio della finanza mondiale, è la frattura che continua ad esistere fra le persone più ricche e quelle più povere. Dai dati comunicati dalla ong britannica Oxfam emerge che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Questo trend riguarda il mondo interno in generale, compresa anche l’Italia, seppur in misure meno clamorose.

Davos 2018

“Creare un futuro condiviso in un mondo frammentato” è uno dei temi presenti che sono stati trattati nel corso del vertice di Davos 2018, che riunisce la crema della finanza mondiale. In particolar modo, sono stati analizzati i numeri diffusi dalla ong britannica Oxfam sulla frattura permanente tra ricchi e poveri. Da questa analisi è emerso che i ricchi sono sempre più ricchi e lo stesso discorso vale anche per i più poveri. Si tratta di un trend che riguarda il mondo intero in generale, compresa anche l’Italia, anche se comunque in maniera meno clamorosa. Alla vigilia del World Economic Forum, Oxfam ricorda che l’1% più ricco della popolazione mondiale continua a possedere di più rispetto al restante 99%.

Ma non solo. Chi è più ricco continua anche ad arricchirsi. L’82% dell’incremento netto di ricchezza netta, che si è registrato tra marzo 2016 e marzo 2017, è infatti finito in tasca a questi Paperoni. Non è finito praticamente nulla alla metà più povera del mondo, che in tutto può contare 3,7 milioni di persone. Il titolo del rapporto che utilizzati i dati che sono stati elaborati dalla Credit Suisse è “Ricompensare il lavoro, non la ricchezza”. Questo rapporto considera in particolar modo informazioni che arrivano sui nuovi ricchi Russia, Cina e India.

L’Italia

Anche in Italia la ricchezza è concentrata in sole poche mani. A metà del 2017, infatti, il 20% più ricco degli italiani possedeva oltre il 66% della ricchezza nazionale netta. Il successivo 20% ne deteneva il 18,8%, lasciando in questo modo al restante 60% più povero soltanto il 14,8% della ricchezza nazionale. In vista delle elezioni politiche 2018, la sezione italiana dell’organizzazione ha mandato una lettera a tutti i candidati Premier. Secondo una indagine effettuata da Demopolis, il 61% degli italiani percepisce una disuguaglianza di crescita nel Paese. Per questo motivo, la lettera propone degli interventi su fisco, lavoro, spesa pubblica.

Un altro dato allarmante è che in Italia la quota di ricchezza dell’1% più ricco degli italiani supera di 240 volte quella controllata complessivamente dal 20% più povero della popolazione. Nel corso del periodo che va dal 2006 fino al 2016, la quota di reddito nazionale disponibile lordo del 10% più povero degli italiani è diminuita del 28%. Inoltre, oltre il 40% dell’incremento di reddito complessivo registrato sempre nello stesso periodo è andato al 20% dei percettori di reddito più elevato. In questo modo, nel 2016 l’Italia occupava la ventesima posizione (su ventotto totali dell’Unione Europea) per quanto riguarda la disuguaglianza di reddito disponibile.