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Ddl Zan, anche Renzi e Italia Viva vogliono cambiarlo

Ddl Zan Italia Viva

Renzi e Italia Viva sono per modificare il Ddl Zan e ripresentano il testo simile del sottosegretario Ivan Scalfarotto.

Il Ddl Zan, disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia, incappa in un nuovo ostacolo parlamentare. Questa volta la firma è di Italia Viva e del suo leader, Matteo Renzi, probabilmente stuzzicato dall’idea di poter fare un altro sgambetto al suo vecchio partito, il Pd, e al suo segretario, Enrico Letta. Italia Viva ha infatti presentato un testo simile – con le modifiche suggerite dal Vaticano – che era già stato proposto durante la scorsa legislatura dal sottosegretario renziano Ivan Scalfarotto. La questione rende molto più debole la maggioranza del centrosinistra in Senato per l’approvazione del disegno di legge, con Renzi che si conferma dunque un abile stratega in grado di giocare sempre un ruolo determinate nel dibattito politico.

Ddl Zan, Italia Viva vuole cambiarlo

Il presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, il leghista Andrea Ostellari, colui che da tempo si è opposto al Ddl Zan, ha tenuto comunque a sottolineare che quello che chiede la Lega sia profondamente diverso rispetto a quanto proposto anche da Italia Viva e che il Carroccio sia “comunque a disposizione per dare agli italiani una legge chiara, che difenda le persone da discriminazioni e violenze”. Esulta invece il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, che sottolinea come senza i voti di Renzi e Italia Viva al Senato non ci sia la maggioranza per approvare il Ddl Zan e che dunque a vincere sia la strada indicata dal centrodestra, ovvero un modifica del testo.

Italia Viva presenta testo alternativo al Ddl Zan

Più moderato, ma comunque fedele alla linea della Lega, il commento del leader del Carroccio Matteo Salvini: “Spero che la legge contro l’omofobia sia in dirittura d’arrivo. La gente ci chiede soluzioni ai problemi del lavoro, non polemiche. Quindi colpire chi discrimina o aggredisce qualcuno solo per scelta d’amore è un dovere. Mandare l’ideologia gender sui banchi di scuola e inventarsi reati di opinione, censure e bavagli, invece, non fa parte delle mie priorità”.

Ddl Zan, Italia Viva vuole un altro testo

Nel centrosinistra non sono mancate le critiche alla scelta di Italia Viva di presentare un testo alternativo che eliminerebbe l’articolo 4 sulla libertà di espressione e andrebbe a chiarire gli aspetti relativi alle iniziative scolastiche in occasione della giornata contro l’omolesbobitransfobia. Tra queste colpisce la reazione di Monica Cirinnà, ex renziana di ferro e firmataria della legge sulle unioni civili, che va fortemente contro la scelta del suo ex leader. “Ridicole le proposte renziane – ha detto la Cirinnà – cercano di prepararsi a future alleanze con il centrodestra”