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Ddl Zan, Renzi: "La responsabilità è chiara, hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze"

Renzi Ddl Zan

Renzi respinge le accuse di non aver rispettato la parola sul Ddl Zan e accusa il centrosinistra di aver voluto lo scontro rifiutando il confronto.

Il suo era il commento più atteso sul blocco del Ddl Zan votato dal Senato dopo che da più parti lo hanno accusato di aver contribuito all’affossamento: l’intervento di Matteo Renzi non si è fatto attendere e da una parte ha respinto le accuse di essere venuto meno alla parola data e dall’altra ha evidenziato come le responsabilità di quanto accaduto siano chiare ed evidenti.

Renzi sul Ddl Zan

Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, sarebbero state queste le parole del leader di Italia Viva ai suoi: “Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il disegno di legge, ma hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze“. Chi polemizza sulle assenze, compresa la sua, secondo lui dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori.

Secondo lui la responsabilità del voto sulla tagliola è chiara: “E dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di ‘O Conte o morte’“. Perché bastava conoscere l’aritmetica. Il fatto che i voti sarebbero venuti a mancare senza un accordo era infatti abbastanza chiaro già prima della votazione segreta, considerando che con voto palese a luglio lo scarto tra favorevoli e contrari era stato soltanto di un voto.

Renzi sul Ddl Zan: i voti mancanti

Secondo i numeri, mancano tra i 14 e i 16 voti rispetto a quelli preventivati dal centrosinistra, nomi impossibili da scoprire dato che si è trattato di un voto segreto. Il Partito Democratico ha accusato i renziani di essere venuti meno alla parola data ma il partito del senatore fiorentino ha respinto le accuse.