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De Gennaro assolto

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Gianni De Gennaro, all'epoca dei fatti capo della Polizia durante il G8 di Genova è stato prosciolto; però da allora strada ne ha fatta parecchia: capo di gabinetto del Ministero dell'Interno, commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, direttore del dipartimento delle informazi...

Gianni De Gennaro, all’epoca dei fatti capo della Polizia durante il G8 di Genova è stato prosciolto; però da allora strada ne ha fatta parecchia: capo di gabinetto del Ministero dell’Interno, commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, direttore del dipartimento delle informazioni per la sicurezza, neo segretario alla presidenza del consiglio del Governo dall’11 Maggio. La Cassazione, dopo l’udienza del 22 Novembre, ha prosciolto definitivamente De Gennaro dall’accusa di induzione in falsa testimonianza del questore di Genova Francesco Colucci nel fascicolo “Diaz”. Viene anche prosciolto il capo della Digos (sempre all’epoca dei fatti) Spartaco Mortola, condannato per concorso in falsa testimonianza. Ecco le motivazione della sentenza depositata dalla Corte: “Non si è acquisita alcuna prova o indizio di un coinvolgimento decisionale di qualsiasi sorta da parte di De Gennaro nell’operazione Diaz”. Tutto ciò tuttavia non convince; è difficile infatti ipotizzare che i 25 poliziotti siano entrati nella scuola ed abbiano picchiato selvaggiamente gli occupanti, senza aver ricevuto ordini dall’alto. I magistrati hanno puntato su questa teoria e anche sul fatto che il sabato precedente alla mattanza erano stati effettuati arresti ,( in occasione dell’arrivo del prefetto Barbera), che avrebbe potuto autorizzare solo De Gennaro. Le teorie dei magistrati non hanno tuttavia trovato riscontro. Il massacro invece c’è stato e probabilmente le prove sono state inquinate. La notte tra il 21 e 22 Luglio, i poliziotti sono entrati nella scuola Pertini, usando violenza gratuita contro gli occupanti ed effetuando arresti arbitrari. Secondo le forze dell’ordine , furono rinvenute 2 bottiglie molotov, ma l’ immediata smentita si ebbe grazie a dei filmati chiarificatori: le 2 bottiglie (Colli Piacentini e Merlot) erano state trovate in Corso Italia dal vicequestore Pacquale Guaglione, messe in un Magnum a disposizione del capo dei reparti mobili Valerio Donnini e portate successivamente alla Diaz dal vicequestore Pasquale Troiani. Da questo episodio naque l’inchiesta bis e nel Gennaio 2007 la procura di Genova avrebbe dovuto esibire le bottiglie in udienza: peccato che queste siano state distrutte “per sbaglio”. Secondo poi delle intercettazioni, Colucci , parlando con uno dei poliziotti coinvolti, disse di : “essere pronto a rispondere come dice il capo”in occasione dell’udienza prevista per il 3 Maggio 2006. Infatti al processo inizialmente sostenne che fu De Gennaro a dirgli di chiamare alla Diaz Sgalla (all’epoca il capo della Polizia), ma subito dopo disse che fu una sua iniziativa. Secondo la Cassazione il capo della polizia “ben più agevolmente e con l’autorevolezza del suo ruolo avrebbe potuto mettersi in contatto con Sgalla senza l’intermediazione del questore” Risultato? Niente condanna per l’attuale segretatario. Anzi la Cassazione rimarca “l’illogicità dell’assunto del pm nel malcelato tentativo di riportare nella vicenda Diaz un quadro di parallela responsabilità matagiuridica del capo della Polizia, nei cui confronti non si è acquisita alcuna prova; farraginosa è la tesi della decisività dei dati relativi all’invio di Sgalla alla Diaz”Ora si attende l’udienza d’appello dell’11 Giugno che dovrà pronunciare la condanna nei confronti dei 25 poliziotti.