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Decathlon non vende più canoe a Calais: i migranti le usano per attraversare la Manica

Calais, Decathlon non vende più canoe

Francia, a Calais Decathlon ritira dalle vendite le canoe dopo la morte di molti profughi nel tentativo di attraversare lo Stretto di Dover.

Niente più kayak e canoe in vendita da Decathlon nei punti vendita del nord della Francia. Il motivo? Le imbarcazioni vengono utilizzate dai migranti a Calais, la città che si affaccia sullo Stretto di Dover, per tentare di attraversare la Manica e raggiungere il Regno Unito.

Decathlon non vende più canoe a Calais: i migranti le usavano per attraversare la Manica

A confermarlo è l’ufficio stampa di Decathlon che sottolinea come questi articoli “potrebbero essere utilizzati per attraversare la Manica, dato il contesto attuale” e non “per il loro scopo originale” e, in questi casi “la vita delle persone sarebbe in pericolo”.

L’ultima tragedia di questo tipo risale al 12 novembre con la scomparsa di tre migranti al largo di Calais dopo un tentativo di attraversamento con un kayak. L’annuncio è arrivato dopo che centinaia di persone in un giorno solo hanno affrontato la traversata, con diversi sbarchi sulla costa del Kent.

Decathlon non vende più canoe a Calais: “Siamo interessati a non far correre rischi ai nostri clienti”

L’aumento di questi tentativi, spiega Decathlon a La Voix du Nord, “ha effettivamente condotto i nostri team di Decathlon Calais ad interrogarsi sull’atteggiamento da adottare in merito alla vendita di prodotti che potevano essere utilizzati come mezzi per attraversare La Manica”.

“Con i nostri team faremo in modo di vietare l’acquisto di imbarcazioni, kayak in particolare, che potrebbero mettere in pericolo la vita di persone che gli utilizzano per attraversare La Manica. Siamo interessati a non far correre rischi ai nostri clienti qualsiasi sia la circostanza”, ha ribadito Decathlon.

Decathlon non vende più canoe a Calais: la precisazione di Bernard Barron

“Abbiamo soccorso diversi migranti in kayak in difficoltà la scorsa estate”, ha detto Bernard Barron, presidente della National Society for Rescue at Sea (SNSM) di Calais, che definisce i kayak usati dai migranti come “una pulce in mezzo a un’autostrada, non è rilevabile”.