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Decreto approvato dal Consiglio dei ministri: dalle bollette al codice appalti

Giorgia Meloni

Nel Consiglio dei ministri è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette, e non solo.

Nel Consiglio dei ministri è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e altri interventi. Scopriamo insieme quali sono le misure comprese in questo nuovo decreto.

Decreto approvato dal Consiglio dei ministri: dalle bollette al codice appalti

Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e altri interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di risorse stanziate nel provvedimento pari a 4,9 miliardi di euro. Le misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro energie sono state stabilite su base trimestrale, tenendo conto dell’andamento dei prezzi dell’energia e dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico. Approvato il disegno di legge per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici e il decreto legislativo sul Codice degli appalti. Non è, invece, arrivato il via libera al disegno di legge sulla concorrenza.

Le misure previste dal decreto

Le misure previste dal decreto appena approvato sono:

  • Iva al 5% per il gas: confermata nel prossimo trimestre la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema. Prorogata anche l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con gas metano. Tenendo conto della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, il contributo a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi è confermato solo per il mese di aprile, in misura ridotta;
  • Bonus sociale: prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per famiglie con Isee fino a 15mila euro;
  • Contributo spese riscaldamento: la novità riguarda il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023, con un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento;
  • Credito imposta per le imprese: le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019;
  • Agevolazione imprese agricole: Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantito un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica e il valore di 120 euro/MWh;
  • Salute: nel decreto il governo è intervenuto in materia di salute, stanziando circa 1,1 miliardi di euro in favore di Regioni e Province autonome, per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore;
  • Fisco: sono stati ricalendarizzati dal 31 marzo al 31 ottobre i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022. Prorogati rispettivamente al 30 settembre 2023, al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023 i termini per il pagamento della prima, della seconda e della terza rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti;
  • Codice appalti: c’è anche una norma definita “prima l’Italia” che fissa dei criteri premiali per il valore percentuale dei prodotti originari italiani e dei Paesi Ue;
  • No al cibo sintetico: “C’e un rischio di ingiustizia sociale con il cibo sintetico, in una società in cui i ricchi mangiano bene ed i poveri no. Non c’è un atteggiamento persecutorio ma di forte volontà di tutela” ha affermato il ministro dell’agricoltura Lollobrigida. “È una legge che si basa sul principio di precauzione perché oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici. Ribadiamo il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio della nostra nazione e della nostra cultura agroalimentare che si basa sulla dieta mediterranea” ha aggiunto il ministro della Salute Orazio Schillaci.