> > Decreto Putin sul Gas, Cingolani: "Riserve italiane consentono di mandare ava...

Decreto Putin sul Gas, Cingolani: "Riserve italiane consentono di mandare avanti attività del Paese"

Decreto Putin gas Cingolani

A seguito della firma del decreto sulla fornitura di gas da parte di Putin, il ministro Cingolani ha fatto chiarezza sulla situazione italiana.

La firma del decreto del presidente della Russia Vladimir Putin sul rifornimento di Gas, ha spinto l’Italia a cercare un’azione rapida che permetta al Paese di fronteggiare nel modo più efficace possibile questa criticità. A fare il punto su ciò che si dovrà attendere il Paese nel prossimo periodo su questo fronte è il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani che ha spiegato: “Al momento le riserve italiane di gas consentono comunque di mandare avanti le attività del paese anche in caso di brusche ed improbabili interruzioni delle forniture russe”.

Decreto Putin sul gas, Cingolani fa il punto della situazione. Qual è la linea di Palazzo Chigi

Nel frattempo, Palazzo Chigi ha provveduto ad informare che, per ciò che riguarda il pagamento del Gas proveniente dalla Russia, l’Italia seguirà le linee concordate a livello comunitario. A tale proposito è stato anche precisato che, per il momento, non è stata ancora definita l’interpretazione finale del provvedimento annunciato dal capo del Cremlino. In ogni caso – si apprende ancora da Palazzo Chigi: “La Commissione europea sta studiando le misure e i vari aspetti interpretativi. Al momento i pagamenti si possono effettuare in euro e in rubli”.

Draghi ha sentito al telefono il cancelliere tedesco Olaf Scholz

Intanto la presidenza del Consiglio ha fatto sapere attraverso una nota che il premier Draghi ha sentito telefonicamente il cancelliere tedesco Scholz. I due leader – si legge nel comunicato – “si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Federazione Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas dalla Russia”. Hanno poi concordato sull’importanza “di mantenere in vigore l’impianto sanzionatorio verso la Russia, che si sta dimostrando molto efficace”. Si legge infine: “Draghi e Scholz si sono detti d’accordo sull’importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo”.