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Decreto sicurezza, Salvini: stop ai permessi umanitari

decreto Salvini

Approvato il decreto Salvini, che abolisce i permessi umanitari e sospende la domanda d'asilo per chi è condannato in primo grado.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del decreto sicurezza e immigrazione, che porta già il nome di Salvini. Il ministro dell’Interno sottolinea però come il provvedimento sia stato approvato all’unanimità con l’imprimatur di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Tra le novità l’abolizione dei permessi umanitari e lo stop all’asilo per i condannati in primo grado.

Decreto Salvini non è blindato

“Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!”. E’ così che Matteo Salvini presenta il decreto che porta il suo nome. Il governo infatti ha dato il via libera al decreto che unifica i testi su sicurezza e migranti.

Il decreto Salvini risponde a “un quadro di assoluta garanzia per la tutela dei diritti fondamentali delle persone e delle convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce, e ai principi costituzionali. Andiamo a operare un sistema del tutto nuovo di riordino e di revisione di una più efficace disciplina” assicura il premier Giuseppe Conte.

Il ministro dell’Interno, nel corso della conferenza stampa, ci tiene infatti a sottolineare come il provvedimento sia stato approvato “all’unanimità, smentendo così tutte le polemiche e le divisioni che, secondo i giornali, avrebbero tempestato la vita di questo decreto e che arriverà in Parlamento dove potranno esserci modifiche importanti“.

“Non è un decreto blindato. – assicura il vicepremier leghista – È stato il decreto più condiviso, comunicato, modificato e aggiornato nella storia del governo. Sono contento che ci fossero sia Conte che Luigi Di Maio a dare l’imprimatur“.

Stop permessi umanitari

Sul fronte 5 Stelle però c’è chi contesta la stretta in materia di permessi di asilo e soprattutto protezione umanitaria. Su quest’ultimo punto nei giorni scorsi il Quirinale avrebbe mosso dei rilievi costituzionali. “Il presidente della Repubblica avrà tutto l’agio di fare eventuali rilievi” assicura Conte, precisando però che “si andrà ad operare una revisione per una disciplina più efficace in un quadro di assoluta garanzia dei diritti delle persone e dei Trattati”.

“L’obiettivo – chiarisce il premier – è riorganizzare l’intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei. Ci siamo accorti che c’erano disallineamenti significativi rispetto ad altri Paesi europei”. “La protezione umanitaria viene normata con sei fattispecie specifiche, non ci sarà più la libera interpretazione del singolo” precisa invece Matteo Salvini. I permessi umanitari verranno infatti sostituiti con sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale.

I punti sull’immigrazione

Riguardo allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) questo “continuerà ad esistere – ha poi puntualizzato – ma solo per la protezione internazionale e per i minori non accompagnati”. “Ci sarà una maggior attenzione e cura per il sistema che oggi è lasciato all’indeterminatezza”. “Da quando sono ministro – ha aggiunto – abbiamo ridotto di circa 20mila unità le presenze in tutti questi tipi di strutture”. Il vicepremier assicura comunque: “Coloro che sono nel giusto come amministratori locali e come i profughi non hanno nulla a che temere da questo provvedimento”.

Sul fronte immigrazione raddoppiati inoltre tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio, da 90 a 180 giorni. Nel decreto Salvini prevista poi la sospensione della domanda d’asilo in caso di pericolosità sociale o di condanna in primo grado. “Non lediamo nessuno diritto fondamentale: se entri a casa mia e spacci ti accompagno da dove sei arrivato. Se sei condannato in via definitiva è di buon senso toglierti la cittadinanza” spiega il leader della Lega. Ampliati al contempo i reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale).

I punti sulla sicurezza

Nel decreto nuove disposizioni anche in materia di “sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa”. Tra queste, l’estensione del “Daspo” per i sospettati di terrorismo internazionale e una stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per degli attentati. Nel provvedimento anche un potenziamento dell’organico dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie.

Il taser invece arriverà in tutte le città con oltre 100mila abitanti. Infine, previsto un’inasprimento delle sanzioni e delle pene nei confronti di coloro che promuovono o organizzano l’occupazione di terreni o edifici (pubblici e privati). Chi è sospettato di commettere questo tipo di reato potrà inoltre, con il decreto Salvini, essere oggetto di intercettazioni telefoniche.