Sulla sorte dei rifugiati ucraini. Via libera unanime dell’Aula della Camera al decreto legge che contiene disposizioni urgenti riguardo la protezione temporanea delle persone provenienti dall’Ucraina. Approvato a Montecitorio con 272 voti a favore, nessun contrario e un solo astenuto, il testo passa ora al Senato.
Le misure del provvedimento
Prorogare fino al 31 dicembre 2023 (nuovo termine dello stato di emergenza) le misure di assistenza e accoglienza già adottate in favore delle persone provenienti dall’Ucraina. Proseguire l’accoglienza diffusa per un massimo di 7mila persone e di 49,6 milioni per l’anno 2023, autorizzando per questo anche convenzioni territoriali tra regioni, enti del terzo settore e privati, previo nulla osta del Dipartimento della protezione civile. Prorogare, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente, anche l’elargizione del contributo di sostentamento. E poi rifinanziare, nel limite di 40 milioni di euro per l’anno 2023, il contributo una tantum finalizzato al rafforzamento, in via temporanea, dei servizi sociali e destinato ai comuni che ospitano un significativo numero di persone richiedenti la protezione temporanea.
Le novità sui permessi di soggiorno
Prorogati fino al 31 dicembre 2023 i permessi di soggiorno in scadenza il 4 marzo 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall’Ucraina ed il riconoscimento delle qualifiche professionali del personale medico e sanitario ucraino. L’articolo 3 stabilisce che la somma pari a un massimo di 100 euro pro capite al giorno in favore dei comuni che accolgono minori stranieri non accompagnati provenienti dall’Ucraina è riconosciuta non più a titolo di rimborso per i costi sostenuti, bensì a titolo di mero contributo.