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Def, approvata la risoluzione di maggioranza: deficit a 2,4%

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Il Parlamento ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def - documento programmatico di economia e finanzia: deficit portato a 2.4%. E' stato approvato dalla Camera e dal Senato il testo del nuovo Def in cui si appone un ulteriore ritocco al deficit nel bilancio dello Stato italiano. Nei gior...

Il Parlamento ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def – documento programmatico di economia e finanzia: deficit portato a 2.4%.

E’ stato approvato dalla Camera e dal Senato il testo del nuovo Def in cui si appone un ulteriore ritocco al deficit nel bilancio dello Stato italiano. Nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan aveva parlato di un rapporto deficit Pil a +2%, con conseguente reperimento di risorse per circa 6 miliardi di euro (sui 24 complessivi della manovra finanziaria del prossimo anno).

Con l’approvazione della risoluzione, il governo è autorizzato a proporre un documento di programmazione economica e finanziaria in cui il deficit è portato a 2,4%. Un indebitamento maggiore, che dovrebbe consentire di far fronte a specifiche esigenze ordinarie o straordinarie (parlando di patrimonio edilizio esistente, specie nel settore pubblico e con particolare riferimento agli edifici che ospitano strutture scolastiche) o eccezionali, come nel caso dell’emergenza per il sisma che ha colpito il centro Italia.

Allo stesso tempo, la scelta del Parlamento ha fatto eco alle aperture del Commissario dell’Unione Europea Pierre Moscovici, che di recente aveva parlato della possibilità che le emergenze, come i terremoti, potessero consentire un giusto ricorso agli strumenti di flessibilità già previsti dalle attuali regole.

Probabile a questo punto che il governo, di concerto con il ministero dell’Economia, possa presentare sabato prossimo una manovra finanziaria con un deficit superiore al 2% finora ipotizzato, portando quest’ultimo almeno fino al 2,2%, quando non addirittura fino al limite del 2,4% consentito con il recente voto parlamentare. Si apre quindi uno scenario in cui potrebbero liberarsi ulteriori 3 miliardi da destinare alla copertura delle misure previste dalla nuova manovra, con conseguente svincolo di importi che in alternativa dovrebbero arrivare dal gettito fiscale.

L’intervento del presidente Mattarella all’assemblea dell’Anci

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dell’assemblea dell’Anci, ha parlato dell’esigenza di un “piano per il rischio sismico”, auspicando che la manovra finanziaria contenga “un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarietà e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini”.