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Defibrillatore cardiaco sottocutaneo cos'è: come funziona il dispositivo che sarà impiantato a Eriksen

Defibrillatore cardiaco sottocutaneo

Cos'è e come funziona il defibrillatore cardiaco sottocutaneo, dispositivo che verrà impiantato a Eriksen dopo il malore in campo.

La federazione danese ha reso noto che dopo il malore accusato in campo durante la partita Danimarca-Finlandia, a Eriksen sarà messo un ICD, vale a dire un defibrillatore cardiaco sottocutaneo: cos’è e come funziona questo strumento?

Defibrillatore cardiaco sottocutaneo: cos’è

L’ICD è un dispositivo elettrico che viene impiantato sottopelle in soggetti affetti da patologie cardiache che li espongono al rischio di frequenze cardiache troppo veloci e quindi pericolose. Una volta inserito, lo strumento monitora costantemente l’attività del cuore, può fornire una stimolazione e interviene in caso di necessità con degli shock elettrici che defibrillano il cuore e ripristinano la normale funzionalità cardiaca

Grazie a questo dispositivo è dunque possibile riconoscere condizioni di anomalia, come tachicardia ventricolare o fibrillazione ventricolare e ricevere autonomamente una terapia elettrica salvavita tramite un impulso elettrico.

Defibrillatore cardiaco sottocutaneo: come funziona

L’impianto sottopelle del defibrillatore cardiaco avviene tramite un piccolo intervento chirurgico in anestesia locale in cui posizionano lo strumento nella zona toracica, in particolare sotto la clavicola. Durante l’operazione il paziente non avverte dunque alcun dolore, mentre una volta conclusa potrebbe sentire fastidio nella sede dell’incisione e una sensazione di stanchezza.

Il dispositivo è collegato a uno o due fili (elettrocateteri) a loro volta posti in collegamento con il muscolo cardiaco. Questi trasmettono informazioni dal defibrillatore al cuore e inviano gli impulsi elettrici qualora sia necessario.

Prima di essere impiantato, l’ICD necessita di una programmazione tramite computer in cui i medici possono visualizzare tutte le informazioni che riguardano il cuore dell’individuo interessato e il suo funzionamento.

La convivenza con un defibrillatore sottopelle viene ritenuta semplice e sicura a patto che si rispettino tutte le precauzioni fornite dal personale specialistico, in particolare rispetto a dispositivi elettrici, radiazioni elettromagnetiche e apparecchiature di diverso tipo.

Defibrillatore cardiaco sottocutaneo: quanto dovrà tenerlo Eriksen?

Per il momento non è ancora noto se il calciatore danese dovrà convivere per sempre con questo dispositivo impiantato oppure se ne usufruirà temporaneamente. Una volta inserito sottopelle, i medici lo visiteranno nel giro di tre-quattro settimane per capire i tempi. Sono già diversi i calciatori che all’estero giocano con un impianto simile installato tra cui l’olandese Blind. In Italia invece, stando così le cose Eriksen non otterrebbe l’idoneità perché non è consentito giocare nelle sue condizioni.