Debora Faravelli Il generale ed ex senatore Mauro Del Vecchio, impegnato sul campo in Bosnia, Macedonia e Afghanistan, si è espresso sulla guerra in Ucraina ritenendo che dopo l’offensiva russa in Donbass si apriranno spiragli per la pace.
Del Vecchio sul Donbass
Intervistato dal Mattino, ha annunciato che da più fonti si sa che c’è uno spostamento consistente di truppe dal Nord al Sud per la stretta finale sul Donbass. “Se l’attacco finale accadrà stanotte o nei prossimi giorni è difficile dirlo, ma ormai è certo“, ha evidenziato sottolineando anche che la resistenza ucraina non riuscirà a fermare l’attacco. Si sta infatti combattendo da quasi 50 giorni, c’è molta stanchezza dall’una e dall’altra parte e per questo motivo i russi stanno facendo arrivare un numero molto elevato di soldati freschi.
Secondo Del Vecchio, Mosca prenderà dunque il sopravvento e così avrà raggiunto uno degli obiettivi che si è prefissata. Per lui la battaglia dovrebbe essere risolutiva per far iniziare le trattative per una tregua o un trattato perché, con questi territori conquistati, Putin può sedersi sulla sedia del vincitore e quindi guidare le trattative da una posizione di potere.
Del Vecchio sul Donbass: “Non sappiamo se Putin punterà ad altro”
A chi gli ha chiesto se il presidente russo si fermerà al Donbass, la regione chiave di tutti i suoi obiettivi e la zona principe di questa guerra, non ha saputo dare una risposta certa: “Non sappiamo se lo sguardo andrà altrove, tipo su Odessa, per togliere ogni sbocco sul mare all’Ucraina“.
