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Matteo Salvini non ci sta: all’indomani del botta e risposta con Draghi sulla riforma del fisco, il leader della Lega vede come una patrimoniale la delega fiscale e chiede maggiore chiarezza al presidente del Consiglio.
Delega Fiscale, Matteo Salvini: “Non è una patrimoniale”
Continua lo scontro a distanza tra Lega e maggioranza sul tema della delega fiscale: Matteo Salvini, ai microfoni dei cronisti fuori dal Senato conferma lo strappo del Carroccio sulla riforma: “Non firmo un assegno in bianco e non mi basta che il ministro dell’Economia mi dica che gli aumenti saranno dal 2026″.
Questa è la posizione di Matteo Salvini, all’indomani del botta e risposta avuto con Mario Draghi, e aggiunge: “Questa è una patrimoniale su un bene già tassato“.
Delega fiscale, Matteo Salvini: “Rimaniamo nella maggioranza”
Dopo il mancato voto del partito alal riforma, c’è chi vede ormai una scissione e volontà di uscire dalla maggioranza, ma Salvini rincara la dose: “No, no la Lega è dentro. Se vogliono, escono Letta e Conte perché il Parlamento ha dato la fiducia a Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle”.
“Contiamo – ha proseguito Salvini – che il Parlamento, che può intervenire, modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale“.
Delega fiscale, Matteo Salvini: “Sostegniamo governo se diminuisce tasse”
Ma perché la Lega non ha votato a favore della riforma fiscale? Il leader del Carroccio spiega nel dettaglio la sua decisone: “ La lega non ha votato la delega fiscale perché al comma 32 dell’articolo 7 c’è scritto, alla lettera A, che è previsto un aumento possibile delle tasse sulla casa . Io sono in questo governo per ridurle le tasse non per aumentarle”, così conclude Salvini.