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Delitto gay, Ciro sospeso dal ministero: "Ha ucciso e fatto a pezzi Vincenzo"

Vincenzo Ruggiero

Ciro Guarente, accusato di aver ucciso l'attivista gay Vincenzo Ruggiero, è stato sospeso dal servizio. Questo uno dei provvedimenti presi dal Ministero

Sono arrivati i primi provvedimenti da parte della Direzione Generale del segretariato generale del Ministero della Difesa di Roma nei confronti di Ciro Guarente, accusato di aver ucciso l’attivista gay Vincenzo Ruggiero per motivi di gelosia.

Delitto gay, primi provvedimenti contro Ciro Guarente da parte del ministero

Ciro Guarente, accusato e reo confesso di aver ucciso e massacrato per gelosia l’attivista gay Vincenzo Ruggiero, è stato sospeso dal servizio e il suo stipendio è stato dimezzato del cinquanta per cento. Certo, manca ancora il licenziamento, ma questi sono stati comunque i primi provvedimenti presi dalla Direzione Generale del segretariato generale del Ministero della Difesa di Roma.

Inoltre, dalla Marina Militare fanno sapere che “la gestione delle relative pratiche giuridico-amministrative non è di competenza dello Stato Maggiore Marina, ma di apposita Direzione Generale”. Guarente, dopo l’outing di un anno e mezzo fa, venne espulso dal settore militare e fu spostato in quello civile.

Ciro dunque poteva percepire uno stipendio pubblico, ma ora guadagnerà solamente il cinquanta per cento del denaro, esattamente come previsto dall’agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni del Ministero.

Lo scorso lunedì i carabinieri di Aversa hanno inoltrato alla Segreteria del Ministero l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nord. Da quel momento i vertici del segretariato generale hanno fatto partire l’iter di sospensione cautelare dal servizio in via obbligatoria, adeguandosi in questo modo all’articolo 15 del Ccnl del 12 giungo del 2003.

La ricostruzione del delitto in cui ha perso la vita Vincenzo: si indaga su possibili complici di Ciro Guarente

Vincenzo è stato ucciso e massacrato lo scorso 7 luglio dall’ex militare della Marina, che lo ha ridotto in pezzi. Dopo dodici ore di interrogatorio, Guarente ha confessato il delitto. Ma ha comunque provato a depistare le indagini, facendo credere agli inquirenti che il cadavere della vittima fosse stato gettato in mare.

Dopo aver raccolto la testimonianza di Guarente, risultata essere in parte non veritiera, e aver ritrovato parti del corpo del povero Vincenzo, la Procura di Napoli nord sta cercando ora di identificare eventuali complici dell’ex militare e stanno sentendo di continuo amici, parenti, conoscenti, familiari di Guarente, della trans Heven Grimaldi (fidanzata di Ciro) e dello stesso Vincenzo, che è stato ucciso e massacrato per motivi di gelosia, in quanto conviva con la compagna di Guarente.