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Delitto Isabella Noventa: Manuela Cacco picchiata in carcere

Isabella Noventa

Manuela Cacco, l'ex tabaccaia in carcere per l'omicidio di Isabella Noventa, è stata picchiata da due compagne di cella

E’ ancora aperto il caso dell’omicidio di Isabella Noventa. Il 18 luglio 2018 inizierà il processo d’Appello. Intanto Manuela Cacco, principale indagata per il delitto, dal carcere punta il dito contro due compagne di cella. L’ex tabaccaia sta puntando a un ulteriore sconto di pena, dopo quello ottenuto dopo aver scelto il rito abbreviato.

Le dichiarazioni di Manuela Cacco

Manuela Cacco sarebbe stata picchiata in carcere. Detenuta nel carcere veneziano femminile della Giudecca in seguito alla sua condanna per l’omicidio di Isabella Noventa, sarebbe stata violentemente aggredita da due compagne di cella. A rivelarlo è stessa Cacco, che avrebbe detto al suo legale di avere intenzione di procedere con una denuncia per violenza privata. Negli ambienti carcerari le liti sono frequenti. Al momento però, non risulta l’ex tabaccaia, oggi cinquantacinquenne, abbia chiesto un trasferimento.

Nel 2017 la donna era caduta, rompendosi un ginocchio. Così, per sottoporsi al conseguente e neessario intervento operatorio, era stata trasferita nel carcere veronese, dove però aveva rifiutato di restare.

Tra un mese, il 18 luglio, inizierà il processo d’Appello. Per quell’occasione, la Cacco sta puntando a un ulteriore sconto di pena, dopo quello ottenuto in seguito al rito abbreviato.

Manuela Cacco è è stata condannata a sedici anni e dieci mesi di reclusione. Su di lei grava l’accusa per omicidio volontario premeditato, soppressione di cadavere, simulazione di reato e stalking nei confronti dell’impiegata di Albignasego, Isabella Novena. Insieme a lei sono stati condannati a trent’anni i fratelli Freddy e Debora Sorgato. Il cadavere della vittima non è mai rinvenuto. Per la tabaccaia è prevista una pena di 16 anni e 10 mesi di reclusione.

Nei giorni scorsi la Cacco sarebbe stata picchiata da due compagne di cella di origine straniera all’interno del carcere veneziano dov’è detenuta. Già due anni fa la donna fu trasferita a Venezia dalla casa circondariale veronese di Montorio per aver subito diverse minacce da altre detenute. Alla base della lite ci sarebbero problemi legati alla convivenza nella stessa cella.

Isabella Noventa

Il giallo di Isabella Noventa

Trappola mortale: Isabella Noventa pare sia stata attirata a casa di Freddy e ammazzata a letto dopo un massaggio.

Per gli inquirenti è stata uccisa dopo il sesso. Tratta in inganno da un massaggio shiatsu. Non ha accennato alcuna difesa perché era rilassata, probabilmente stesa sul letto. La segretaria di 55 anni non sapeva che tutte quelle attenzioni facevano parte di un piano malato messo dalla famiglia Sorgato, con l’ignobile complicità della tabaccaia. Freddy, la sorella Debora e Manuela Cacco, avevano deciso premeditatamente che quella sarebbe stata la sua ultima notte.

Infatti, sembrerebbe che da quando lei era piombata nelle loro vite nessuno riusciva più a essere felice. Un odio profondo, un’invidia malata e una gelosia disumana avevano preso posto nell’animo di queste tre persone al punto da spingere loro alla messa in atto di un piano scellerato: ucciderla e far sparire il cadavere (che non è mai stato ritrovato, nonostante le lunghe ricerche). Infine, ne hanno inscenato la scomparsa.

È questa è la trama delineata dagli investigatori della Squadra mobile di Padova che dalla notte a cavallo tra il 15 e il 16 gennaio 2016 hanno studiato per 32 giorni i risvolti psicologici di tutti i protagonisti del giallo.