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Dell'Utri malato di cancro, respinta richiesta di scarcerazione

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Marcello Dell'Utri, in prigione per associazione mafiosa, è gravemente malato di cancro ed ha chiesto la scarcerazione. Ma le sue condizioni sarebbero comunque idonee secondo il pg di Roma.

Marcello Dell’Utri, condannato a 7 anni (4 già scontati) per associazione mafiosa, è gravemente malato di cancro. Al cofondatore di Forza Italia ed ex senatore è stato diagnosticato un tumore alla prostata. Marcello Dell’Utri ha fatto richiesta di essere scarcerato, e ha detto di sentirsi provato e stanco per la grave malattia. Ma il procuratore generale di Roma Pietro Giordano non è stato dello stesso parere. La richiesta è stata infatti respinta, e, almeno per ora, le condizioni di Dell’Utri sono state giudicate idonee al carcere. Secondo gli avvocati dell’ex senatore, questa decisione potrebbe avere conseguenze negative sul loro assistito.

Dell’Utri malato

Marcello Dell’Utri, ex senatore attualmente in carcere a Rebibbia, è in gravi condizioni di salute. Stando all’ultimo referto medico, risalente al 16 novembre 2017, potrebbe peggiorare da un momento all’altro in maniera esponenziale. Quindi, ci sarebbero gli estremi per la scarcerazione. Al cofondatore di Forza Italia è stato diagnosticato un cancro alla prostata. Lui si è detto stanco e gravemente provato dalla malattia. È stata fatta quindi la richiesta di scarcerazione per Marcello Dell’Utri, ormai 76enne e con ancora tre anni da scontare in prigione.

Ma il procuratore generale di Roma, Pietro Giordano, in seguito alla discussione dei giudici del Tribunale di Sorveglianza, ha respinto l’istanza fatta da Marcello Dell’Utri. Le condizioni dell’ex senatore non sarebbero così gravi, e sono idonee per reggere i regimi del carcere. Marcello Dell’Utri, quindi, dovrà continuare a scontare i suoi 7 anni di galera per associazione mafiosa nel carcere di Rebibbia, nonostante le sue difficili condizioni di salute

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Contrarietà dei legali

Ovviamente Marcello Dell’Utri e i suoi legali sono estremamente contrariati della situazione che si è creata. Al termine dell’udienza durata circa due ore, hanno gli avvocati dell’ex senatore hanno dichiarato che questa decisione contraria da parte dei giudici potrebbe avere delle ripercussioni psicologiche gravi sul loro assistito, il quale ”sta affrontando un sconto di pena faticosa alla luce della gravi condizioni di salute in cui versa”. I difensori si augurano che “il tribunale non perda di vista il problema di un uomo di 76 anni che sta affrontando una pena in vari reparti ospedalieri”.

La condanna

A maggio 2014 Marcello era stata confermata a Dell’Utri la condanna a 7 anni, dopo quattro ore in Camera di Consiglio, per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza era stata emessa in secondo grado nel marzo 2013 dalla Corte d’Appello di Palermo.
Secondo la procura, dal 1974 al 1992, Marcello Dell’Utri è stato garante dell’accordo tra Silvio Berlusconi e Cosa nostra.

Pochi giorni fa, l’ex premier Silvio Berlusconi, che assieme a Dell’Utri fondò Forza Italia, ha definito l’ex senatore come un prigioniero politico. Secondo il Cavaliere, il suo compagno di tante avventure è ”una delle persone più trasparenti, colte e al servizio del Paese che io conosca”. Berlusconi ha affermato di pensare spesso a dell’Utri, e che non sopporta il fatto che un ‘italiano modello‘ come lui sia in carcere.