Emanuele Ruggerone Argomenti trattati
Condanna in primo grado a nove anni per il senatore e coordinatore di ALA Denis Verdini per la vicenda relativa al crac del Credito Cooperativo Fiorentino.
Il senatore di ALA Denis Verdini è stato condannato a nove anni di reclusione al termine del processo di primo grado per la vicenda relativa al crac del Credito Cooperativo Fiorentino. Il collegio del tribunale di Firenze (a presiedere il giudice Mario Profeta) ha deciso di accogliere gran parte delle richieste dei pubblici ministeri Luca Turco e Giuseppina Mione, che per Verdini avevano richiesto undici anni.
La condanna in primo grado per Denis Verdini e l’appello
Nove anni di condanna in primo grado di cui sette per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino e due per truffa ai danni dello Stato nell’ambito dell’inchiesta per i fondi all’editoria (contributi non regolari per Il Giornale della Toscana e Metropoli). Inoltre è arrivata l’interdizione ai pubblici uffici per Roberto Bartolomei e Riccardo Fusi, i due soci della holding Hbf, che controllava varie società più o meno in rapporto con il CCF.
Trattandosi di una sentenza di primo grado, la questione rimane ancora aperta. “Non è finita”, ha infatti dichiarato il legale di Denis Verdini, ‘avvocato Ester Molinaro, “rispettiamo la sentenza, ma siamo pronti a combattere e attendiamo le motivazioni per andare in appello”. Appello che, quindi, sarà senz’altro il prossimo passo del senatore e coordinatore di ALA.
L’avvocato Molinaro, commentando la sentenza di primo grado, ha evidenziato indirettamente quale sarà la strategia difensiva nel prossimo futuro. “Per ora”, ha spiegato il legale, “abbiamo dimostrato che non esiste alcuna associazione tra Verdini e i suoi presunti sodali, in appello dimostreremo che non sussistono neppure le altre accuse”.
La ricostruzione processuale della vicenda del crac del Credito Cooperativo Fiorentino
Denis Verdini ha guidato il Credito Cooperativo Fiorentino dal 1990 al 2010. Il fallimento è stato dichiarato nel 2012, anno in cui è anche iniziata l’inchiesta guidata dai pm Turco e Mione. Secondo i magistrati, la banca veniva utilizzata da Verdini come una sorta di deposito personale e come mezzo per elargire contributi ad amici nell’ambito di una rete di tipo clientelare. Settanta udienze dopo e con un fascicolo processuale di circa 3500 pagine è arrivata la sentenza di primo grado con la condanna di Denis Verdini a nove anni di reclusione.
