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Caso Denise Pipitone, l'ex pm Angioni verso il processo: "Non ritratto nulla, le persone devono sapere"

Ex pm Angioini processo

Verso il processo per false dichiarazioni a Pubblico Ministero, l'ex pm Angioni è decisa a non tornare indietro e ad andare fino in fondo.

L’ex pm di Marsala Maria Angioni non torna sui suoi passi e continua a dirsi convinta delle sue affermazioni sul caso di Denise Pipitone per le quali è finita al centro di un’inchiesta per false dichiarazioni a Pubblico Ministero. Io voglio il processo: è una cosa che devo me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità“, ha infatti sottolineato.

Ex pm Angioni verso il processo

Dopo la notizia che le indagini a suo carico si sono concluse e che la Procura è pronta a chiedere per lei il rinvio a giudizio, la donna ha spiegato che, pur consapevole che ritrattando e dicendo che le sue affermazioni non sono vere il procedimento penale a suo carico si chiuderebbe subito, vuole andare a processo.

La Angioni ha inoltre spiegato di star studiando e valutando tutti gli atti, anche quelli contenuti negli stralci a mod. 44 (notizie di reato a carico di persone ignote, ndr) e mod. 45 (registro atti che non costituiscono notizie di reato, ndr) che dispose all’epoca per esigenze di particolare segretezza.

Ex pm Angioni verso il processo: “Depositata denuncia penale”

Ha poi annunciato di aver già depositato una denuncia penale per falsità materiale in atto pubblico. Il riferimento è alla denuncia presentata contro i pm che indagano su Denise subito dopo l’interrogatorio a suo carico come persona informata dei fatti. Un atto che la Angioni fece a causa dell’atteggiamento degli stessi magistrati nei suoi confronti.

L’interrogatorio risale allo scorso 3 maggio quando la Procura l’aveva convocata per chiarire alcune affermazioni da lei fatte durante alcune interviste. Parole da lei ribadite durante il colloquio e su cui i pm siciliani non avrebbero trovato riscontri negli atti dell’inchiesta. Per questo motivo hanno dato avvio ad un’indagine a suo carico.

Ex pm Angioni verso il processo: le affermazioni sotto inchiesta

Gli episodi contestati alla Angioni, che lei ha definito “fattuncoli, le uniche dove sono riusciti a trovare, secondo loro, una discordanza“, sono tre. Il primo si riferisce ad un’intercettazione di due uomini che citano il nome di Denise mentre viaggiano su un motorino a Mazara del Vallo. L’ex pm aveva parlato di una telecamera disattivata poco prima della conversazione da membri del commissariato, ma sarebbe stata lei stessa a farla attivare poco prima del dialogo fra i due uomini.

Il secondo riguarda il presunto posizionamento di alcune microspie vicino a fonti di rumore e la successiva rimozinoe dell’incarico di intercettare gli indagati al Commissariato di Mazara che fino ad all’allora se ne era occupato. Il terzo infine è relativo all’ascolto, da parte sua, di un dirigente di Mazara che in realtà, secondo i magistrati, non fu mai sentito.