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Denise Pipitone, la guardia giurata: "Dovevo fermare quella bimba a Milano"

Denise Pipitone guardia giurata

La guardia giurata Felice Grieco torna ad esprimersi sul caso di Denise Pipitone ricordandosi quando, nel 2004, vide una bimba a lei molto somigliante.

La guardia giurata che nell’ottobre 2004 vide a Milano una bambina molto simile a Denise Pipitone torna a parlare dell’avvistamento con un grande senso di colpa: “La dovevo fermare, chiesi una scusa per poterlo fare ma mi dissero di no. Se l’avessi bloccata e non era lei sarei finito nei guai“.

Denise Pipitone: parla la guardia giurata

Intervenuto durante la trasmissione Storie italiane in onda su Rai Uno e condotto da Eleonora Daniele, Felice Grieco ha affermato che anche secondo lui il rapimento della bimba non può essere stato commesso solo da Anna Corona e Jessica Pulizzi: “E’ ovvio che non hanno fatto tutte da sole, ci deve essere stata una regia. Per poter fare quello che hanno fatto hanno dovuto avere l’appoggio di qualcuno, a meno che quel giorno la bambina si è trovata smarrita nel vicolo e un passante se l’è presa e l’ha portata via“.

Denise Pipitone, guardia giurata: “Non ho potuto fermare la bambina”

La guardia giurata è poi tornata sull’episodio di ottobre 2004 quando a Milano avvistò una bimba molto simile a Denise che ora si rammarica di non aver fermato e identificato. Allora chiese infatti di inventare una scusa per poterlo fare ma ricevette ordine di non farlo. Dato che se l’avesse bloccata e non era lei sarebbe andato nei guai, ha finito per non fermarla con il dubbio che lo accompagna da diciassette anni.

Denise Pipitone, guardia giurata: “La poliziotta è sbiancata”

Quando è arrivata la Polizia, ha continuato, è cominciata la ricerca della piccola ma a quel punto era troppo tardi: “Gli ho fatto presente che, dato il tempo passato, il gruppo era andato via“. Chiese dunque alla poliziotta se le potevano interessare i filmati che aveva fatto e glieli mostrò: “Lei è sbiancata e ha invitato per radio i colleghi a fare controlli a tappeto, ma tutto il gruppo era sparito senza lasciare traccia“. Per aver registrato le immagini, Grieco ha raccontato di avere anche subito conseguenze tra cui perquisizioni a casa e sequestro di tutto il materiale informatico. In un’altra intervista aveva anche dichiarato che, durante un’identificazione di alcune persone sospette nei campi rom, è stato minacciato davanti ai Carabinieri: “Mi dissero che mi avrebbero tagliato la testa“.