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Denise Pipitone, la Procura di Marsala contro i talk show: fabbricano depistaggi e falsi testimoni

Denise Pipitone

La Procura di Marsala si è schierata contro i talk show sul caso Denise Pipitone. L'accusa è di creare depistaggi e falsi testimoni.

La Procura di Marsala si è schierata contro i talk show sul caso Denise Pipitone. L’accusa è di creare depistaggi e falsi testimoni. I tanti servizi televisivi sul caso hanno depistato le indagini. 

Denise Pipitone, la Procura di Marsala contro i talk show: depistaggi

La Procura di Marsala si è schierata contro i talk show, accusando il circo mediatico intorno al caso di Denise Pipitone. Negli ultimi tempi la televisione sembra volersi sostituire a magistrati e forze dell’ordine, con nuove piste, nuovi testimoni, che spesso hanno depistato. C’è stato un uomo che ha raccontato di aver visto una specie di rattoppo in una parete del garage di Anna Corona, come se fosse stata chiusa un’apertura. Una donna che ha dichiarato di aver visto Giuseppe Della Chiave con Denise a Pescara. Un’altra che ha dichiarato di aver ricevuto confidenze dalla Corona. “La bambina venne messa nel magazzino di un signore che viveva all’estero e aveva un casa nella sua palazzina” avrebbero dichiarato. Addirittura un turista che improvvisamente si è ricordato di aver visto Anna Corona nella hall, con una bambina che piangeva. Ha dichiarato che dietro ad una tenda c’era Denise. Tutte dichiarazioni false. 

Il procuratore di Marsala, Vincenzo Pantaleo, con i sostituti Roberto Piscitello e Giuliana Rana hanno smascherato tutte le falsità alimentate dalla televisioni. Le indagini dei carabinieri di Trapani sono chiare. Non ci sono pareti nascoste a casa di Anna Corona e non vi è stato nessun riscontro per quanto riguarda i racconti dei testimoni. Anzi, sono stati smentiti. Una testimone si è contraddetta e l’altra ha ritratto le sue dichiarazioni, spiegando di aver inventato tutto, suggestionata dalla televisione. . 

Denise Pipitone, la Procura di Marsala contro i talk show: troppe dichiarazioni false

Ho maturato un grosso dispiacere per il sequestro della bambina e ne ho fatto un caso personale. Sono stata martellata da trasmissioni televisive che non fanno altro che parlare del sequestro di Denise e ho ritenuto che fosse giusto fare quello che ho fatto” ha dichiarato la turista che ha inventato di aver visto Denise nell’albergo in cui lavorava Anna Corona. Per questi motivi la Procura ha deciso di mettere sotto accusa il circo mediatico. Così, la richiesta di archiviazione per Anna Corona e Giuseppe Della Chiave e diventata una requisitoria contro i talk. “L’influenza dei media è a tale punto che essi non si limitano a raccontare gli eventi piuttosto, spesso, in una gara a chi arriva prima tra diverse testate giornalistiche, a provocarli. E tali eventi hanno pure una sgradevole referenza sulle indagini in corso” hanno dichiarato i pubblici ministeri. 

Denise Pipitone, la Procura di Marsala contro i talk show: misteri

Piera Maggio e l’avvocato Giacomo Frazzitta continuano a cercare Denise Pipitone e la verità di quello che è accaduto quel primo settembre 2004. I magistrati e le forze dell’ordine sono al loro fianco. “Allo stato non sembrano percorribili utili spazi investigativi oltre alla notevole mole degli accertamenti disposti da aprile ad oggi. Soltanto se e quando chi ha commesso l’inumana azione di privare della libertà e dell’affetto dei suoi cari una bambina di quattro anni (ovvero chi di tale gesto è stato effettivo testimone) deciderà di rivolgersi alla procura della Repubblica o ad una forza di polizia, potrà questa vicenda trovare un colpevole che, allo stato, purtroppo non è possibile individuare” hanno scritto i pm. Sulla scomparsa di Denise Pipitone rimangono ancora tantissimi misteri.