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Denise Pipitone, scomparsa 13 anni fa: la madre riceve la nuova tessera sanitaria

Denise

Dopo 13 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, sua madre, Piera Maggio, ha trovato nella cassetta della posta la nuova tessera sanitaria della figlia.

Che tristezza vedere dentro la cassetta della posta, una busta con la nuova e rinnovata tessera sanitaria di Denise, purtroppo mai utilizzata. In alcuni casi, per lo Stato italiano, gli scomparsi esistono, per altri… si sarebbero eclissati, o forse mai esistiti”.

È questo il post, dal sapore decisamente amaro, che Piera Maggio ha pubblicato su Facebook. La mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre di ben 13 anni fa, mentre giocava sul marciapiedi di casa, si è vista infatti recapitare nei giorni scorsi la tessera sanitaria della piccola. Di lei ormai non si sa più nulla da troppo tempo.

tessera

Il 19 aprile, davanti alla quinta sezione della Corte di Cassazione a Roma, si è tenuta l’udienza per il procedimento giudiziario riguardante la scomparsa di Denise. Tale processo è stato avviato contro la sorellastra Jessica Pulizzi, figlia del padre naturale di Denise. Il processo si è concluso sia in primo sia in secondo grado, con una sentenza di assoluzione.

post Pipitone

Non c’è giustizia. Continuerò a cercare mia figlia”, aveva detto in quell’occasione Piera Maggio, dopo aver ascoltato la sentenza d’appello dell’ottobre 2015. Il verdetto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo aveva dato conferma alla decisione del Tribunale di Marsala. Secondo quest’ultimo, infatti, non erano state trovate prove sufficienti a dimostrare che fosse stata Jessica Pulizzi a rapire Denise. A detta dell’accusa, la sorellastra maggiore nutriva un forte sentimento d’astio nei confronti della madre di Denise. Il motivo era che quest’ultima aveva avuto una relazione on il padre, Piero Pulizzi, dalla quale era nata appunto la piccola Denise.

Denise sempre viva nel cuore di sua mamma

Nel corso di questi lunghi anni gli appelli della madre non sono mai cessati. Il prossimo 1 settembre saranno tredici anni che Denise è scomparsa. La piccola, che avrebbe compiuto 15 anni il 26 ottobre scorso, sparì nel nulla poco prima di mezzogiorno del primo settembre del 2004, mentre stava giocando fuori dalla porta di casa. In un primo momento gli inquirenti avevano seguito la pista del rapimento da parte degli zingari. Poi nel 2005 vi fu una svolta nelle indagini.

Sotto accusa era stata messa la sorellastra della bambina, che all’epoca aveva 17 anni. Secondo gli inquirenti, la ragazza nutriva un astio profondo nei confronti di Piera Maggio proprio per la sua relazione con il padre, Piero Pulizzi, dalla quale era nata Denise. Tra gli indizi a suo carico vi era anche una intercettazione ambientale. La registrazione la vedeva impegnata in una conversazione con la madre negli uffici della polizia, dove aspettava di essere interrogata.

Io a casa c’a purtai (a casa gliela portai)” aveva detto Jessica. Si tratta di una frase che gli investigatori interpretarono come ammissione al coinvolgimento nel sequestro. Sempre scondo l’accusa, Jessica avrebbe portato Denise prima a casa del padre per avere da lui la conferma che fosse la sorella naturale. Non trovandolo, però, avrebbe consegnato la bambina ad altre persone. Mai individuate. Così come non è mai più stata individuata traccia della piccola Denise.