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Denise Pipitone, perché la "pista rom" potrebbe essere la più attendibile

Denise Pipitone pista rom

Non si fermano le ricerche di Denise Pipitone. Ora i riflettori si sono accesi sull'ipotesi della pista rom considerata una delle più accreditate.

La vicenda che ruota attorno alla piccola Denise Pipitone, la piccola scomparsa da Mazara del Vallo a soli 4 anni quel primo settembre del 2004, si sta infittendo di dettagli. In particolare un approfondimento pubblicato su Fanpage.it riporta come i riflettori della vicenda si siano ora accesi sulla cosiddetta “pista rom”, considerata una delle “più accreditate” secondo la criminologa Anna Vagli e il procuratore Alberto Di Pisa. Prende infatti sempre più corpo la tesi secondo la quale la piccola Denise e la bimba ripresa a Milano possano essere la stessa persona. “Quella bambina avvistata a Milano, nel video, per me è al 90 per cento Denise Pipitone”, le parole del procuratore Di Pisa. 

Denise Pipitone pista rom, la criminologa Anna Vagli: “Quella bambina potrebbe essere stata Denise”

Sono molti nel frattempo gli elementi che potrebbero supportare l’ipotesi del rapimento della bambina quel tragico giorno di 17 anni fa a cominciare dal video ripreso da Felice Grieco che ha avvisato una bambina molto somigliante alla piccola di Mazara del Vallo. A questo proposito la criminologa Anna Vagli che ha dichiarato: “La cosiddetta pista rom è sicuramente una delle più accreditabili. La bambina ripresa da Felice Grieco potrebbe essere stata davvero Denise. E ci sono molti elementi a conforto di questa affermazione”. Che la bambina possa essere finita nelle mani di una comunità ne è convinto anche il procuratore Alberto Di Pisa che recentemente ha affermato che la bambina ripresa a Milano possa essere proprio lei. 

Denise Pipitone pista rom, il video di Milano 

Ed è proprio il video girato a ripreso a Milano che sta suscitando particolare attenzione. Secondo il racconto di Felice Grieco, la bambina parlava proprio in dialetto Mazarese. C’è di più perché quel giorno cercò di trattenerla facendole addirittura delle domande su cosa avrebbe voluto mangiare. Chiamò dunque la moglie, quindi le forze dell’ordine che tuttavia non fecero in tempo ad arrivare. A quel punto il gruppo rom si è allontanato. La bambina che viene chiamata Danàs ha risposto dunque in italiano. Questo è stato un elemento sufficiente che ha portato ad estendere le ricerchei nei campi rom del capoluogo lombardo. 

Denise Pipitone pista rom, l’ipotesi di Parigi

Gli ultimi sviluppi infine hanno portato le ricerche della piccola Denise in Francia dove potrebbe essere stata avvistata in un campo rom di Parigi. La segnalazione, scrive fanpage.it è arrivata da una 27enne di origini romene che incontrato in quell’occasione una giovane di nome Antonia. C’è stato tuttavia in questo ultimo caso di un nulla di fatto. 

Denise Pipitone pista rom, Vagli: “La regia del rapimento parte dall’ambito famigliare”

Infine la criminologa ha fatto un ulteriore passo avanti dichiarando come possa essere possibile l’ipotesi secondo la quale Denise possa essere stata rapita in ambito familiare, quindi consegnata ai rom. Ha quindi aggiunto dichiarando come la vicenda “potrebbe collegarsi a quanto visto sia nel video girato da Felice Grieco a Milano e sia alla testimonianza di Battista Della Chiave che ha riferito di una chiamata partita dal magazzino di via Rieti e poi del rapimento della bimba. Quindi, credo che sia la pista rom che quella che vede coinvolte le famiglie Corona e Della Chiave, muovano entrambe da un presupposto inamovibile: il sequestro di Denise è nato e si è sviluppato in ambito familiare”.