Il 20 settembre, due giorni dopo il tragico episodio che è costato la vita ai due bambini lanciati dalle scale da una detenuta di Rebibbia, arrivano le prime sospensioni ai piani alti della direzione del carcere. La detenuta Alice Sebesta ha lanciato i suoi due figli dalle scale nel reparto nido della sezione femminile del carcere di Roma-ebibbia. Dopo l’immediata morte della bambina di sei mesi e la morte cerebrale del bambino di un anno e mezzo, accertata il giorno dopo la vicenda, il ministro della giustizia sceglie di mettere in atto provvedimenti esemplari per il vertice della dirigenza del carcere.
Le sospensioni per la dirigenza e la ricerca del padre dei bambini
Il ministro della giustizia Alfonso Bonafede ha deciso, con una scelta che vuole essere esemplare, di sospendere Ida Del Grosso, dirigente della casa circondariale femminile di Rebibbia, Gabriella Pedote, vice dirigente e Antonella Proietti, vicecomandante del reparto di polizia penitenziaria. Ai microfoni di La7 il ministro ha dichiarato: “E’ stata una tragedia ma se ho preso un provvedimento di sospensione rispetto ai vertici di quella sezione del carcere significa che ho ritenuto che siano stati fatti errori“.
Mentre Bonafede ricerca le responsabilità dei piani, i magistrati che si stanno occupando del caso sono alla ricerca del padre dei bambini. La madre non ha dato molte informazioni sul suo conto: tutto quello che si sa è che si chiama Ehis E. ed è nigeriano. Riuscire a rintracciarlo darebbe la possibilità ai medici di ottenere l’autorizzazione per espiantare gli organi dei due bambini e salvare altre vite.
La fredda lucidità della madre dei due bambini
Gli inquirenti stanno continuando a indagare sulla dinamica della vicenda. Gli interrogatori di Alice Sebesta hanno messo alla luce la spietata consapevolezza della donna, che ha dichiarato: “Sapevo che ieri era in programma l’udienza davanti ai giudici del Riesame che dovevano discutere della mia posizione. I miei figli intanto li ho liberati, adesso sono in Paradiso“. Al momento la donna si trova nel reparto di psichiatria dell’ospedale Pertini di Roma.