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Detrazione figli a carico: come e quando richiederla e a quanto ammonta?

Modello 730: ci sono 60 detrazioni (poco utilizzate) a rischio eliminazione

Tutto quello che c'è da sapere sulla detrazione per i figli a carico: modalità e tempi di richiesta, ammontare e funzonamento.

Come ogni anno, nel modello 730 da presentare entro il 30 settembre 2022 c’è la possibilità di inserire la detrazione per i figli a carico: vediamo come funziona, a quanto ammonta e come è possibile richiederla.

Detrazione per i figli a carico

Innanzitutto va precisato che un figlio, sia maggiorenne che minorenne, viene considerato a carico quando non supera un reddito annuo di 2.840,51 euro, senza alcun limite di età, oppure di 4.000 euro fino a 24 anni di età. Se sussistono queste condizioni, si potrà richiedere uno sconto IRPEF.

Per quanto riguarda il suo ammontare, gli scaglioni sono così suddivisi:

  • per i figli sotto i tre anni lo Stato rimborsa fino a 1.220 euro di detrazione fiscale;
  • per coloro sono soggetti a disabilità e hanno un’età superiore a tre anni si ha diritto fino a 1350 euro (per quelli con meno di tre anni è possibile ricevere fino a 1.620);
  • in tutti gli altri casi la detrazione da considerare parte da 950 euro e aumenta ancora se i figli a carico sono più di tre.

Oltre a questi importi, è possibile poi accedere a tutta una serie di detrazioni fiscali aggiuntive per specifiche spese sostenute durante l’anno, come quelle per la frequenza della scuola.

Detrazione per i figli a carico: come richiederla

Per presentare la domanda di detrazione ci sono due modalità. La prima è il modello 730 mentre la seconda è il Modello Redditi Persone Fisiche, utilizzato prevalentemente dagli autonomi o da chi percepisce altre forme di guadagno come quelle di una rendita immobiliare. Per quanto riguarda le tempistiche, la prima procedura va effettuata entro il 30 settembre mentre per la seconda c’è tempo fino al 30 novembre.

Per richiedere l’agevolazione occorre innanzitutto presentare una dichiarazione dei redditi, compilabile o in autonomia tramite il documento precompilato disponibile online all’Agenzia delle Entrate o con l’aiuto di esperti (come quelli di un centro CAF). A questo punto è sufficiente indicare i figli a carico per cui si stanno pagando diverse spese (alcune delle quali possono essere elencate). Le detrazioni potranno arrivare in due modi: direttamente nella prima busta paga utile in caso di situazione di credito con il fisco oppure in sottrazione alle tasse che si pagano allo stato.