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Deve festeggiare il suo 18esimo compleanno: lascia la bimba di 20 mesi senza cibo

la madre deve festeggaire il compleanno, bimba lasciata morire di fame

Verphy Kudi è una madre adolescente, che ha scelto di festeggiare il suo 18esimo compleanno, mentre sua figlia è morta di fame.

Verphy Kudi, stava per compiere 18 anni nel dicembre 2019, quando le sue telecamere di casa l’hanno vista uscire di casa nel giorno del suo compleanno per andare a Londra, Coventry e Solihull per festeggiare alla grande. Aveva però dimenticato una cosa. Sua figlia a casa. Poco dopo è bastato un esame sulla sua neonata di 20 mesi, Asiah, per capire che la piccola era morta per mancanza di cibo e per disidratazione.

Asiah, morta a 20 mesi perchè la madre è andata a festeggiare il suo 18esimo compleanno

Oggi, 21 marzo 2021, nell’aula del tribunale Verphy Kudi ha 19 anni e piange disperata per le sue azioni. Ammette senza mezzi termini di essere lei la causa della morte di Asiah, abbandonata in un appartamento a Brighton, in Inghilterra, senza cibo e acqua. La neonata era nata a marzo del 2018. Non si hanno notizie del papà.

Kudi racconta di quanto fosse convinta del fatto che sua figlia, durante la sua lunga assenza, nonostante fosse lontana molti kilomentri e per giorni interi, non si sarebbe svegliata. Invece, la bambina è stata portata d’urgenza al Royal Alexandra Children’s Hospital di Brighton. Tuttavia è stata una corsa inultile: poco dopo è stata dichiarata morta pochi istanti dopo il suo arrivo in ospedale. 

Succesivamente sono stati esaminati i filmati delle telecamere a circuito chiuso: essi hanno descritto senza dubbio Kudi lasciare l’edificio il 5 dicembre. Ha fatto ritorno a casa solo l’11 dicembre.

Brighton and Hove Safeguarding Children Partnership (BHSCP) in merito a questa faccenda ha detto: “Siamo profondamente rattristati dalla tragica morte di Asiah. Nel nostro ruolo di salvaguardia, lavoreremo con i nostri partner per esaminare ciò che è accaduto ed effettuare una revisione delle pratiche di salvaguardia dei minori”.