Milano, 9 ott. (askanews) – “Oggi la sostenibilità è imprescindibile in qualsiasi azione noi intraprendiamo, dal momento in cui compriamo un nuovo prodotto o al momento in cui investiamo in un nuovo fondo. Però la sostenibilità ha bisogno di applicazioni, di nuova tecnologia, ha bisogno di nuovi dati, ha bisogno di persone che tentano nuove tecniche per far sì che si possa davvero investire o generare prodotti che possano creare un futuro sostenibile. E quindi è una sfida che solo il fintech può accettare dal momento che è un’innovazione nel ristrutturare il sistema finanziario”. Lo ha sottolineato Stefania Di Bartolomeo, Ceo Physis Investment, nel corso del Milan Fintech Summit.
“Oggi tutte le aziende, anche grazie in Europa a nuove regolamentazioni, sono portate a fare disclosure della loro performance di sostenibilità – ha proseguito -. Questo è il primo punto fondamentale per le aziende, perché nel momento in cui vanno a rendicontare iniziano a interrogarsi su quelli che sono i loro impatti sull’ambiente o sugli individui, sul sociale. Nel momento in cui inizi a rendicontare, quindi a renderti conto, puoi anche quantificare e programmare come migliorare quell’impatto nel tempo. Da lì queste informazioni vengono poi colte nel mondo dei capitali dagli investitori, che vanno a valutare le aziende non solo su dati finanziari ma anche su dati e performance di sostenibilità. Si crea quindi – ha concluso – un circuito positivo che parte dal dato che l’azienda dichiara a come l’investitore lo va a riprendere e a come poi viene sfruttato sia nell’erogazione di crediti che nella funzione di creazione di portafogli”.