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Di Maio: iniziamo con reddito di cittadinanza ai pensionati

Luigi Di Maio

Luigi Di Maio insiste nell'inserire il reddito di cittadinanza nella legge di bilancio ed esorta Giovanni Tria a trovare i soldi necessari.

Luigi Di Maio chiarisce che nel redigere la manovra il ministro dell’Economia “deve trovare i soldi per gli italiani in maggiore difficoltà”. Il leader del MoVimento 5 Stelle conferma che il reddito di cittadinanza ci sarà, ma probabilmente il provvedimento non sarà esteso a tutti. “Ci sono pensionati che con 500 euro non mangiano. Iniziamo a dare i soldi a loro” esorta infatti il vicepremier.

Reddito di cittadinanza ci sarà

“Non ho mai visto vacillare il ministro dell’Economia” assicura il premier Giuseppe Conte. Fatto sta che Luigi Di Maio continua il pressing su Giovanni Tria affinché getti in manovra le basi per il reddito di cittadinanza. Il premier anticipa che la riforma verrà attuata con gradualità ma al contempo promette che fin da subito avrà “un impatto significativo”.

Al vicepremier pentastellato però ciò sembra non bastare. “Pretendo che il ministro dell’Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà” chiarisce infatti Di Maio prima di partire per la sua missione in Cina.

“Lo Stato è già in ritardo di 20 anni, ci sono famiglie italiane con figli in momentanea difficoltà, giovani senza lavoro, pensionati che con 500 euro non mangiano. Iniziamo a dare i soldi a loro. Poi semmai ci porremo il problema che non ci sono i soldi per dare stipendi a chi guadagna centinaia di migliaia di euro” chiarisce infatti, parlando con l’Ansa. L’idea è accompagnare quindi la riforma dei centri per l’impiego con un aumento a 780 euro per le pensioni minime. Il timore però è che in questa maniera le persone smettano di pagare i contributi.

Debito e sprechi

Nel salotto di Giovanni Floris, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico precisa inoltre: “Abbattere il debito pubblico è un impegno che prendiamo, ma una legge di bilancio non si fa per ridurre il debito ma per cominciare ad avviare iniziative importanti, mantenere le promesse e migliorare la qualità della vita degli italiani”.

Esattamente come Conte, promette quindi che la manovra “manterrà le promesse, con il superamento della Fornero, il reddito cittadinanza e la flat tax”. E senza sforare il tetto del 3 per cento deficit/PIL tanto caro all’Europa (e a Giovanni Tria). Molte delle risorse infatti, assicura Di Maio, arriveranno dal “taglio degli sprechi” perché “nel bilancio ce ne sono tantissimi”. “Abbiamo ovviamente bisogno di prendere un po’ di soldi dal deficit – chiarisce – ma poi li ridaremo con la crescita economica”.