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Manovra, Di Maio "Deficit al 2% per me non è tabù"

Circo Massimo, Di Maio interviene sulla manovra

Nella legge di bilancio il governo vuole reddito di cittadinanza e flat tax. Ma il ministro Tria non intende andare oltre all'1,8% di deficit

“Noi vogliamo fare una manovra coraggiosa, senza guardare al numerino”, lo ha detto il vice premier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, mercoledì mattina alla trasmissione “Circo Massimo” di Radio Capital. “Sforeremo sicuramente il rapporto deficit/pil all’1,6%. Per me il 2% non è un tabù”. Si aggiunge dunque un nuovo capitolo alla diatriba tra il vice premier e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che per la manovra economica che sta prendendo forma in questi giorni aveva promesso ai mercati che non avrebbe sforato l’1,6% di deficit.

Di Maio sulla manovra, tra reddito di cittadinanza e pensioni

“Ci sono equilibri da rispettare e conti da tenere in ordine e nessuno lo mette in discussione”, ha proseguito Di Maio, “ma prima per noi vengono le esigenze dei cittadini”. Il governo gialloverde punta a inserire nella manovra molte delle promesse elettorali fatte durante la campagna elettorale. E sono il reddito di cittadinanza, la riforma della legge Fornero con l’introduzione di quota 100, pensioni minime a 780 euro dal prossimo gennaio, introduzione della flat tax per le imprese. Per quanto riguarda la pace fiscale, invece, Di Maio mostra delle riserve: “Non vogliamo un condono perché non lo voteremmo”, ha detto Di Maio, “E non consideriamo la soglia di 1 milione di euro, per noi inaccettabile”. Propone invece un accordo tra l’Agenzia delle Entrate e persone che non riescono a pagare le cartelle arretrate. La partita per la manovra, in ogni caso, è tutt’altro che chiusa. Tria non intende cedere sul deficit per evitare che lo spread s’impenni, con conseguenze nefaste sull’economia italiana. Per questo la via più probabile è che si cerchi una mediazione tra Di Maio e Salvini da una parte e il ministro Tria dall’altra (si parlava di un deficit all’1,8%). E il premier Conte, in questo ruolo di mediatore, potrebbe avere un ruolo importante.