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Di Maio "Pd e Forza Italia fanno terrorismo mediatico"

Di Maio contro il Pd

Il vicepremier sui militanti dem a Roma: "Protestare è legittimo, ma anche loro beneficeranno della manovra".

È botta e risposta tra Luigi Di Maio e i leader dell’opposizione, in particolare Matteo Renzi e il Partito democratico. “Pd e Forza Italia non riescono a fare un’opposizione politica e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread sperando in un altro colpo di stato finanziario: sono degli irresponsabili nemici dell’Italia. Ma nonostante il loro cinico impegno lo spread non è schizzato, perchè gli investitori tutto questo lo sanno”.

Terrorismo mediatico

Di Maio ha riportato i titoli con cui “tutti i giornali di partito” hanno commentato l’approvazione della manovra: il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa e Il Giornale. “Ma per piacere! ‘cca nisciun è fesso! L’accanimento dei partiti è dovuto al fatto che con la Manovra del Popolo sarà evidente che i soldi per far stare meglio gli italiani c’erano e ci sono sempre stati. Bastava non usarli come hanno fatto loro”.

La replica di Renzi arriva su Twitter. “Di Maio deve giustificare il flop della manovra di bilancio e parla di terrorismo mediatico. Andiamo con ordine, Gigino: quella dei media si chiama informazione. Il terrorismo è quello dei brigatisti e degli estremisti. La tua invece si chiama solo cialtronaggine“, ha commentato l’ex premier.

Di Maio contro Piazza del Popolo

In una diretta su Facebook, il ministro del Mise ha commentatola la manifestazione dem in Piazza del Popolo, a Roma, organizzata per protestare contro il “governo dei ladri”, secondo le parole di Maurizio Martina. “C’è chi scende in piazza per protestare contro il reddito e le pensioni di cittadinanza”, ha detto il viceministro. “È legittimo. Però tutti devono sapere che anche chi ha votato quei partiti che scendono in piazza se ne avrà diritto sarà destinatario del reddito o della pensione, si potrà pensionare prima con il superamento della Fornero, potrà essere rimborsato dopo essere stato truffato dal decreto salva-padre della Boschi”.

“Siamo una squadra unita”

Ospite a Non è l’arena, Di Maio ha voluto giustificare l’esultanza sul balcone di Palazzo Chigi dopo l’approvazione del Def. “Quella scena che vedete lì è la scena sincera di ministri felici di aver mantenuto una promessa. Può essere una cosa che non tutti condividono ma parliamo dei fatti. Per tanti anni lì si sono affacciati gli aguzzini degli italiani“. “Quei signori della prima repubblica hanno fatto l’autodichia“, ha continuato facendo riferimento ai ricorsi presentati dai passati governi e che ora “non faranno una bella fine”.

Il governo Conte è un team unito e coeso, assicura il vicepremier. Rassicurazioni anche sul rapporto con Tria e con i tecnici del Tesoro. “Anche dalle parole di Giovanni Tria viene fuori il senso della squadra che ha messo al centro del tavolo non il 2,4% ma le persone. A Giovanni nessuno ha chiesto di dimettersi e nessuno ha mai immaginato si volesse dimettere”.

L’unica divergenza con il secondo partito di maggioranza riguarda l’editoria e le televisioni. “Salvini sa che una cosa che non mi deve mai chiedere sono le garanzie per Berlusconi. Non ci sono garanzie da dare. Altrimenti facciamo come quelli di prima”. È una decisione che rispecchia il volere degli elettori che si sono espressi alle urne il 4 marzo, ha concluso.