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Di Maio: “Siamo pronti a tutte le misure per evitare che  l’Italia chiuda”

Luigi Di Maio ai Med Dialogues

Di Maio: “Siamo pronti a tutte le misure per evitare che  l’Italia chiuda, noi possiamo permetterci il lusso di non discutere ancora di obbligo vaccinale”

Luigi Di Maio lo ha detto a metà fra orgoglio e determinazione: “Siamo pronti a tutte le misure per evitare che l’Italia chiuda”: il ministro degli Esteri lo ha ribadito nel corso del suo intervento alla sessione di apertura dei Med Dialogues di Roma, un evento che ha in agenda anche la lotta alla pandemia secondo i protocolli di equità con i paesi vulnerabili.

L’Italia, la quarta ondata e il Natale che arriva, Luigi Di Maio: “Pronti a tutte le misure”

Ha spiegato il titolare della Farnesina nel suo intervento: “Noi in questo momento possiamo permetterci il lusso di non discutere ancora di obbligo vaccinale”. Poi Di Maio ha detto perché l’Italia è in questa situazione in merito al target vaccinale e con il Natale alle porte: “Possiamo farlo solo perché abbiamo l’87% della popolazione che è vaccinata. Lo dobbiamo agli italiani, e dobbiamo continuare a lavorare affinché quella parte rimanente la si possa convincere a vaccinarsi”.

“Pronti a tutte le misure che la comunità scientifica proporrà”: cosa ha detto Di Maio ai Med Dialogues

A quel punto Di Maio ha insistito molto sulla condotta virtuosa di un paese che si è saputo affidare alla scienza senza remore: “Tutte le misure che la comunità scientifica proporrà per evitare la chiusura del Paese, noi le dobbiamo adottare”. E il contesto dei Med Dialogues è sembrato particolarmente adatto.

Cosa sono i Med Dialogues dove Di Maio ha detto che “siamo pronti” a tutte le misure per scongiurare chiusure

Un contesto definito da Di Maio sulla sua pagina Facebook come di “importante opportunità per l’Italia, con delegazioni da tutta la regione del Mediterraneo che sono arrivate a Roma per sedersi attorno a un tavolo, affrontare i temi cruciali che accomunano i diversi Paesi e rafforzare sempre più i rapporti reciproci”. E fra i temi in agenda c’è proprio quello della “lotta alla pandemia, colmando il gap vaccinale con gli Stati più vulnerabili”.