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Di Maio, "Tra Putin e un animale c'è un abisso": la replica di Giorgia Meloni

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Per Di Maio Putin è peggio di un animale, ma Meloni sottolinea: "Un ministro degli Esteri non dovrebbe fare commenti di pancia". Dello stesso parere Calenda.

Mentre prosegue la guerra in Ucraina, dove i soldati russi continuano a invadere città e a bombardare, dall’Italia Luigi Di Maio ha rivolto nuove critiche nei confronti del presidente russo Vladmir Putin. Il commento di Giorgia Meloni non si è fatto attendere.

Di Maio, le sue parole su Putin e il commento della Meloni

“Sono animalista. Penso che tra Putin e qualsiasi animale ci sia un abisso e sicuramente quello atroce è lui. E ora sta pagando uno scotto enorme”. Sono queste le parole che Luigi Di Maio ha pronunciato a DiMartedì, programma in onda su La7, in riferimento al presidente russo Vladmir Putin.

A commentare le sue parole è stata la leader di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, infatti, ha dichiarato: Inopportune le parole pronunciate in tv dal ministro degli Esteri Di Maio nei confronti del presidente della Federazione Russa Putin. Il capo della diplomazia italiana dovrebbe essere consapevole che nei rapporti internazionali le parole hanno un peso estremamente importante e che lasciarsi andare a sproloqui fuori luogo può portare a delle conseguenze per la Nazione che si rappresenta, soprattutto in un momento nel quale ci si confronta con un conflitto armato e una gravissima crisi diplomatica“.

Poi l’appello: “Fratelli d’Italia chiede al ministro Di Maio di usare quel buon senso, quell’equilibrio e quell’autorevolezza che il titolare della Farnesina è tenuto sempre ad avere“.

Calenda a Di Maio: “È un’espressione scomposta e infantile”

Le parole di Di Maio hanno diviso l’opinione pubblica e anche la classe politica italiana. Sembra che Carlo Calenda sia dello stesso parere di Giorgia Meloni.

Infatti, ha sottolineato: “Definire Putin peggio di un animale non è appropriato per un Ministro degli Esteri. È un’espressione scomposta e infantile. Il ruolo della diplomazia non cessa neanche durante una guerra. Aggiungo che dobbiamo evitare di fornire a Putin armi di propaganda interna“.