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Dia, cambiano le mafie: meno violenze e più infiltrazioni

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Roma, 22 set. (askanews) - Le organizzazioni criminali di tipo mafioso cambiano volto: negli ultimi anni hanno implementato le loro reti e capacità relazionali sostituendo l'uso della violenza, sempre più residuale, con linee d'azione di silente infiltrazione. E' quanto si legge nella Relazione ...

Roma, 22 set. (askanews) – Le organizzazioni criminali di tipo mafioso cambiano volto: negli ultimi anni hanno implementato le loro reti e capacità relazionali sostituendo l’uso della violenza, sempre più residuale, con linee d’azione di silente infiltrazione. E’ quanto si legge nella Relazione semestrale della Dia al Parlamento, secondo cui le mafie ora puntano sui territori utilizzando i cosiddetti “colletti bianchi”.

Infiltrazioni nel tessuto economico e un’attenzione verso i fondi comunitari per l’emergenza Covid da parte della criminalità. Nonché il ricorso sempre più frequente ai pagamenti con criptovalute per evitare il tracciamento.

Dalla relazione della Dia è emerso anche che “la ‘ndrangheta, pur sempre leader nel traffico internazionale di cocaina, non appare più così monolitica e impermeabile alla collaborazione con la giustizia come prima e che i clan della camorra ora puntano a strumentalizzare le gravi situazioni di disagio sociale emerse con la pandemia. Accanto ai grandi sodalizi mafiosi, ci sono tanti piccoli gruppi-satellite minori a composizione prevalentemente familiare e spesso baby-gang che non possiedono un background criminale di particolare.