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Dialetti: cosa significa Batuda in milanese?

Cosa significa batuda

Può capitare di sentir parlare, a Milano, di una "batuda". Vediamo che cosa significa.

Chi bazzica nel milanese può averla sentita più di una volta. “Batuda” è una parola piuttosto diffusa nel nord Italia, e principalmente a Milano – o almeno lo era fino a qualche tempo fa. Come tutte le parole dei dialetti cittadini o regionali italiani, difficilmente i “forestieri” riescono ad arrivare al loro significato senza un po’ di aiuto. Magari le origini familiari o la vicinanza territoriale aiutano nella comprensione di termini o espressioni dialettali, ma dopo aver sentito parlare due signori milanesi è normale chiedersi: “che cosa hanno detto?”.

Che cosa significa batuda

“Batuda”, come le altre parole polisemantiche, può avere più di un significato. La traduzione letterale è “battuta“, e questa, anche in italiano, può assumere diverse accezioni in base al contesto extralinguistico. Il primo significato riguarda il colpo, la percossa, il battere qualcosa contro un oggetto o una persona. Quando diciamo “gli ho dato una bella battuta!”, intendiamo del male fisico verso una persona, che probabilmente, almeno dal nostro punto di vista, se lo meritava. Ma un significato meno manesco rinvia anche all’umorismo. Infatti quando diciamo “che bella battuta!”, intendiamo per l’appunto una battuta di spirito, magari detta o recitata da un comico. L’espressione “avere la battuta pronta” significa infatti saper rispondere a qualcuno con prontezza e rapidità. La battuta è anche quella “di caccia“, effettuata con l’aiuto di cani e di persone che percorrono i boschi e le campagne in cerca della selvaggina; ma questa accezione è anche comunemente usata dalla polizia come azione organizzata di forze di polizia alla ricerca di malfattori da arrestare. In qualche modo la “battuta” rimanda quasi sempre alla violenza e al colpo fisico, e anche nello sport riguarda il colpo che gli atleti di scherma infliggono agli avversari, senza toccarli con la punta.

La battuta milanese

Nel dialetto milanese questa parola assume spesso un’espressione allo stesso tempo comica e manesca. Quando il figlioletto ne combinava una delle sue, era normale che il genitore lo rincorresse urlandogli contro (in italiano): “adesso ti do una battuta che vedi!”. La percossa o il colpo, primo significato della parola, è qui usata con ironia per indicare una bella sculacciata destinata al povero figlioletto, che si trova nei guai. Ma non è da pensare che i genitori milanesi siano dei maneschi, quando usano certi termini nei confronti dei propri figli: l’espressione è usata con simpatia e ironia, ma può sempre darsi che a volte il figlioletto si meriti davvero una bella sculacciata, anche se questa non è sempre una punizione legittima.