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Diciotti: i migranti raccontano le violenze subite in Libia

Diciotti: i migranti raccontano le violenze subite in Libia

I racconti dei migranti della Diciotti descrivono le violenze subite dalle autorità in Libia. Alcuni raccontano che sono morti 16 bambini.

Un incubo a occhi aperti. I migranti della nave Diciotti hanno raccontato gli orrori e le violenze subite dalle autorità libiche. Dalle testimonianze sarebbe emerso anche una strage di 16 neonati. Nessuno dei bambini è sopravvissuto: sono tutti morti tra le braccia delle loro madri.

Racconti di violenza

Più che migranti, si direbbe sopravvissuti. I racconti degli uomini a bordo della nave Diciotti sono racconti di violenza, aggressioni e brutalità. Come riporta Fanpage, le testimonianze della fuga dalla Libia lasciano poco spazio alla fantasia. Le autorità locali si sarebbero rese colpevoli di crimini indicibili: si passa dalle violenze corporali, al sequestro in magazzini sotterranei. Alcuni migranti sono stati anche venduti un paio di volte dagli agenti libici.

La strage degli infanti

Nessun neonato è sopravvissuto alle violenze. Alcuni migranti hanno riferito che anche durante il periodo di detenzione ci sono state delle nascite. La brutalità della polizia libica però non ha lasciato scampo ai neonati. Gli uomini della Diciotti hanno raccontato che nel giro di 4 o 5 mesi, ben 16 piccoli sono morti tra le braccia delle loro madri.

Accoglienza a Rocca di Papa

I racconti drammatici dei maltrattamenti subiti in Libia – riporta Fanpage – sarebbero emersi dalle testimonianze fatte dai migranti agli operatori del centro Mondo Migliore di Rocca di Papa. L’accoglienza è stata resa possibile grazie all’intervento della Conferenza episcopale italiana.
Dopo tutto quello che hanno passato, la traversata in mare e lo stallo a largo delle coste italiane sembrerebbe il meno. “Non hanno idea di quello che sta succedendo in queste ore intorno a loro, tanto meno il perché“, hanno spiegato gli operatori del centro Mondo Migliore. Intervistata da Fanpage, Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il Sud dell’Europa, ha dichiarato di aver ascoltato le storie dei 100 migranti di Rocca di Papa provenienti dalla Sicilia. La donna ha rivelato che “Sono tutti molto giovani, poco più che ventenni. Le ragazze, qui ce ne sono in totale 8, hanno passato quasi tutte quello che nessuna donna dovrebbe passare. Ci hanno detto che erano tenuti sotto terra, in un magazzino, alcuni sono stati venduti 2 o 3 volte. In questo periodo sostengono che sono nati 16 bambini, che sono tutti morti nel giro di pochi mesi. Penso basti questo a descrivere quello che hanno passato”.