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Dimenticare spesso le cose è sintomo di intelligenza, lo dice uno studio

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Dimenticare spesso le cose, secondo uno studio recente, sembra che sia sinonimo di intelligenza superiore alla norma.Quindi nessuna paura per gli smemorati.

Dimenticare spesso le cose, secondo uno studio recente, sembra che sia sinonimo di intelligenza superiore alla norma. Se vi capita di dimenticare cosa avete mangiato oggi a pranzo, oppure non vi ricordate dove avete messo un oggetto in particolare, niente paura. Siete solo più intelligenti rispetto agli altri. Lo studio che si basa su questa teoria è stato condotto da alcuni studiosi dell’Università di Toronto, in Canada. Secondo loro dimenticare è sintomo di brillantezza intellettiva. Scopriamo perchè.

Dimenticare le cose è intelligente

Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Toronto, in Canada, sembra che chi dimentica le cose abbia un’intelligenza superiore alla norma. Perchè? Gli intelligenti, dicono, tendono a dimenticare molto più facilmente le cose inutili. Blake Richards afferma che è molto importante che il cervello riesca ad eliminare i dettagli irrilevanti.

In questo modo si concentra sul bisogno di immagazzinare solo le informazioni ritenute veramente importanti. Grazie a questo, prendere decisioni in modo più risoluto, risulta più facile. Secondo questo studio quindi è smentita la verità secondo la quale chi ricorda di più è più intelligente. In pratica è vero l’esatto contrario.

Altri studi

Ma non è l’unico studio a confermarlo. Anche l’Università di Glasgow, in Scozia, ha deciso di intraprendere la strada verso la comprensione di questo fenomeno. Secondo gli studi emersi dai ricercatori dell’Università pare che coloro che dimenticano spesso le cose sono anche coloro che hanno più facilità ad apprendere. Quindi da oggi in poi, basta con i sensi di colpa dopo le accuse di essere distratti. Essere più intelligenti rispetto alla media può solo che essere motivo di orgoglio.

Il professor Edwin Robertson sostiene a spada tratta questa tesi. Chi dimentica le cose più rapidamente è più flessibile e capace di apprendere. Quindi, chi è smemorato, è più intelligente. Il team di neurologi che hanno lavorato nella ricerca, affermano che il “dimenticare” è una funzione propria del cervello.

Dimenticare, funzione del cervello

La funzione del cervello “dimenticare” permette l’acquisizione di nuove informazioni e in più permette il facile collegamento tra le diverse nozioni che abbiamo immagazzinate. Gli smemorati quindi devono ritenenersi fortunati perchè, più degli altri, sono abili nelle performances di problem-solving e di multitasking, ma soprattutto hanno una maggiore propensione ad adattarsi in circostanze diverse.

L’esperimento

Per l’esperimento è stato utilizzato un team di persone al quale è stato chiesto di memorizzare una lista di parole, ognuna delle parole era collegata ad un movimento digitale, per intenderci quello che si fa quando si compone il PIN del telefono o del bancomat. Ogni parola quindi era collegata ad un numero. I tasti dei numeri producevano un suono diverso a seconda del numero premuto. Quindi ipotizziamo che la parola “amore” sia collegata al codice con i suoni “5432”.

Questo esperimento ha dimostrato che le parole in cui il suono era simile al ritmo del codice erano quelle che venivano ricordate meglio. Ma dall’esperimento è emersa anche un’altra cosa, la più importante. Ovvero, tutte le persone che avevano dimenticato la lista delle parole entro le due ore erano coloro che più facilmente riuscivano a collegare la parola e il PIN.

Risultati

Quindi, dopo questo studio, si è arrivati alla conclusione che la cosiddetta “memoria instabile“, ovvero quella che dimentica con molta più facilità, è la stessa che permette di apprendere in maniera molto più veloce. Con un esempio pratico il concetto può essere spiegato più facilmente. Consideriamo il cervello come un contenitore che viene riempito fino al limite di informazioni, queste ad un certo punto, non hanno più spazio per stanziare.

Quindi, in questo momento, inizia il processo di rimozione delle informazioni che consentono l’ingresso di altre, più importanti. Ma non è finita. L’abilità nel rimuovere le informazioni in realtà consente di migliorare l’abilità analitica. Ovvero, i soggetti che dimenticano con molta più facilità sono anche quelli che hanno più dimestichezza nelle connessioni tra causa ed effetto. Sanno anche reagire in maniera migliore ai cambiamenti delle circostanze.

Dimenticare è meglio

E’ necessario fare una distinzione tra memorizzare ed imparare. Nessuno dimentica ciò che ha imparato ma il cervello aiuta ad elimiare tutte quelle che sono le informazioni secondarie, le quali impediscono l’arrivo di quelle nuove. Dimenticare quindi va ritenuto un processo, oltre che naturale, anche particolamente importante. Perché ci aiuta ad aumentare, e così anche velocizzare, la nostra capacità di apprendere.

Le persone più smemorate quindi, è vero, non ricordano alcuni fatti, ma questi fatti probabilmente non sono così importanti. Oltretutto va considerata l’entrata delle nuove informazioni che hanno sostituito le precedenti. Dimenticare quindi, secondo questi studi, è il primo passo importante verso l’apprendimento e verso un cervello più flessibile.