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Direttore Pio IX Roma: prima settimana caotica, ma scuola sicura

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Roma, 14 gen. (askanews) - A una settimana dal rientro in classe la situazione in una scuola romana paritaria appare migliore del previsto. Ovviamente classi in quarantena o in dad ce ne sono, ma l'obiettivo è mantenere la didattica in presenza il più possibile, tanto da offrire tamponi a prezzo...

Roma, 14 gen. (askanews) – A una settimana dal rientro in classe la situazione in una scuola romana paritaria appare migliore del previsto. Ovviamente classi in quarantena o in dad ce ne sono, ma l’obiettivo è mantenere la didattica in presenza il più possibile, tanto da offrire tamponi a prezzo calmierato direttamente a scuola.

“Un po’ caotica perché ogni giorno riceviamo messaggi di qualche caso positivo o di qualcuno che è stato a contatto con casi positivi. Diciamo che noi ancora, bene o male, in questo istituto ce la caviamo bene, avendo solo una classe in quarantena, altre magari sono in didattica a distanza perché gli alunni non rientrano nel caso di vaccinati o 120 giorni dalla guarigione e così via, secondo le indicazioni”, ha spiegato ad askanews Fratello Andrea, direttore dell’istituto Pio IX all’Aventino a Roma, una delle 20 scuole gestite dall’ordine dei lasalliani in Italia.

“Sono stato contattato da un genitore della scuola che si è reso disponibile a poter far fare dei tamponi qui da noi, già per lunedì 17, in maniera che le famiglie che vogliono sottoporre i loro figli o anche loro stessi al tampone lo possono fare qui a scuola a un prezzo molto calmierato”, ha spiegato.

“Da quello che vedo in giro e che sento dire più che altro la mancanza del personale, perché tra docenti che sono positivi, docenti e personale d’amministrazione Ata oppure docenti che non ci sono perché no vax, i presidi si trovano in grande difficoltà a dover sopperire a queste mancanze, fortunatamente anche da questo punto di vista noi ce la caviamo bene perché tutto il nostro personale si è vaccinato”, ha aggiunto.

“La scuola è sicura, i contagi in realtà non avvengono all’interno della scuola, questo per esperienza personale di questa scuola e delle altre scuole della nostra rete lasalliana. Quindi la scuola è un luogo sicuro, al 100%? Questo non lo possiamo affermare, il problema è quello che avviene dopo la scuola”, ha concluso.