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Disastro concorso in magistratura: agli scritti passati in pochissimi

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Flop concorso in magistratura: passati agli scritti solo il 5,7% dei candidati.

Il recente concorso in magistratura è stato un vero e proprio disastro: agli scritti è passato solamente il 5,7% dei partecipanti. Il commissario d’esame Luca Poniz, pm a Milano, che ha corretto i compiti degli aspiranti magistrati, ha fatto sapere, tramite alcune dichiarazioni a Repubblica, di come diversi candidati non sappiano andare a capo. Si parla inoltre di errori “marchiani” di “concetto”, di “diritto” e di “grammatica”.

Nel 2021 erano 3.797 i candidati al ruolo di giudice o pubblico ministero. Gli aspiranti hanno partecipato a una procedura concorsuale che ha messo a disposizione trecentodieci posti. Come quasi sempre accade in questo tipo di concorsi i partecipanti hanno dovuto affrontare una prova scritta, che tuttavia si è rivelata un flop. 

Flop concorso in magistratura: numerosi errori di italiano 

Un disastro bello e buono quello del concorso in magistratura, le cui prove scritte sono state superate da poco più del 5% dei candidati. Un numero sparuto che tuttavia potrà accedere alla prova orale. Causa principale del flop i numerosi errori di grammatica italiana. Inizialmente erano quasi 3.800 gli aspiranti, ma ne sono “sopravvissuti” in duecentoventi. Eventuale selezione verrà fatta agli orali. Tale situazione porterà comunque a un numero considerevole di posti scoperti: Younipa.it parla di almeno novanta posti rimanenti vacanti sui trecentodieci messi a disposizione dal bando. 

Poniz: “Grave povertà argomentativa”

Luca Poniz ha messo in evidenza “una grande povertà argomentativa e povertà linguistica, molto spesso temi che ricalcano schemi pre-confezionati, senza una grande capacità di ragionamento, una scarsa originalità, poca conseguenzialità … Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio, io Io l’ho imparato in terza elementare”.