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Volume III: l'album del 1968 di Fabrizio De André

Fabrizio de André

Fabrizio De Andé è stato un grande cantautore italiano. Nel 1968 pubblica il disco "Volume III", terzo album in studio originale.

Il grande cantautore genovese Fabrizio Cristiano De André, anche noto con il soprannome “Faber” a circa quarant’anni dalla scomparsa rimane un pilastro portante del cantautorato italiano del XX secolo. Le sue canzoni sono, secondo l’opinione di molti, imbattute per la poeticità dei testi e delle melodie. Nella sua carriera musicale ha pubblicato quattordici album, dei quali il primo Tutto Fabrizio De André è uscito nel 1966 e l’ultimo, Anime salve, è uscito nel 1996, tre anni prima della morte. Volume III è l’album in studio pubblicato da De André nel 1968.

Fabrizio De André, Volume III

Volume III è il terzo album in studio del cantautore genovese, quarto disco se si conta anche Tutto Fabrizio De André, raccolta di brani già pubblicati singolarmente, tra i quali spiccano: La ballata dell’amore cieco; Amore che vieni, amore che vai; La canzone di Marinella; La città vecchia; La guerra di Piero e Il testamento. Con il titolo Volume III Fabrizio De André riprende la titolazione cronologicamente ordinata dei suoi album in studio, iniziata con Volume I del 1967 e interrotta con Tutti morimmo a stento del 1968.

La pubblicazione di Volume III corrisponde a un periodo di crisi di Fabrizio De André che, prima di ideare un nuovo concept album, che arriverà nel 1970 con La buona novella, decide di incidere nuovamente alcuni brani già pubblicati in Tutto Fabrizio De André e di mettere in musica alcune poesie della tradizione italiana e, soprattutto, francese.

I brani

I brani dell’album sono divisi, originariamente, tra lato A e lato B. Nel lato A si trovano: La canzone di Marinella, Il gorilla, La ballata dell’eroe, S’i fosse foco, Amore che vieni amore che vai. Sul lato B invece: La guerra di Piero, il testamento, Nell’acqua della chiara fontana, La ballata del Miché, Il re fa rullare i tamburi.

I brani Il gorilla, S’i fosse foco, Nell’acqua della chiara fontana e Il re fa rullare i tamburi sono poesie messe in musica. S’i fosse foco è l’adattamento dell’omonimo sonetto trecentesco italiano di Cecco Angiolieri. Il gorilla e Nell’acqua della chiara fontana invece sono traduzioni di brani del cantautore francese, molto amato da De André, Georges Brassens. Il brano Il gorilla ha riscontrato particolare successo in Italia e De André, durante un concerto a Napoli nel 1993, introduce con queste parole la canzone: “Brassens la scrisse a ghigliottina funzionante. Cela un significato molto profondo sulla ingiustizia della pena di morte. La sentenza ingiusta, se una persona è in vita, si può sempre modificare, ma se la persona viene punita con la pena di morte, non è più possibile”.

Il brano Il re fa rullare i tamburi è tratto da un pezzo di musica barocca del XVIII secolo che era stato anche musicato dall’italo-francese Yves Montand. Dalla versione di Montand deriva direttamente quella di Fabrizio De André.