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Disturbi da cambio stagione, ecco come aiutare l'organismo

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Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) - L’arrivo della bella stagione è un periodo che molti aspettano con gioia, ma che può spesso arrecare disturbi al nostro organismo. È un periodo di cambiamento: aumentano le ore di luce, influenzando i ritmi circadiani, cambia l’ambie...

Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) – L’arrivo della bella stagione è un periodo che molti aspettano con gioia, ma che può spesso arrecare disturbi al nostro organismo. È un periodo di cambiamento: aumentano le ore di luce, influenzando i ritmi circadiani, cambia l’ambiente esterno, con sbalzi di temperatura e di umidità, e cambiano anche le nostre abitudini. Questo vuol dire che anche l’organismo si trova 'costretto' a subire un cambiamento, e non è raro che la reazione a tale avvenimento si manifesti attraverso fastidiosi segnali. Come aiutare l'organismo è stato al centro dell'evento 'I tuoi alleati anche nel cambio di stagione', promosso da Alfasigma sulla piattaforma online .

Il cambio di stagione, infatti, può dare origine al cosiddetto 'disordine affettivo stagionale' (seasonal affective disorder o Sad). "La sindrome, o letargia, primaverile comporta stanchezza eccessiva, difficoltà di concentrazione, senso di debolezza generale: molte persone in questo periodo si sentono costantemente scariche e demotivate, come se mancasse loro il carburante necessario a portare avanti le tante attività quotidiane", ha spiegato Maria Luisa Cravana, biologa nutrizionista.

In questo periodo delicato, anche l’intestino è sottoposto a una fase di assestamento delle nuove abitudini, che possono alterare la microflora batterica. Secondo Paolo Orsi, gastroenterologo, "il legame tra cambio di stagione e disturbi digestivi è acclarato, si verificano non di rado intensificazione dei fastidi, nei soggetti già predisposti, e nuovi casi di alterazioni e disbiosi all'apparato gastrointestinale. In questo periodo si manifestano aspetti psicosomatici e anche alterazioni di alcuni neurotrasmettitori che agiscono sia direttamente che indirettamente sul nostro intestino".

"Gli sbalzi termici caratteristici del periodo, inoltre, possono provocare un abbassamento delle difese immunitarie e intestino e sistema immunitario sono strettamente collegati tra loro – prosegue Orsi – L’intestino, infatti, non solo è il principale organo della digestione nell’uomo, ma contribuisce in maniera determinante alle difese immunitarie dell’organismo. Basti pensare che circa il 70% delle cellule immunitarie dell’organismo è situato proprio nell’intestino”.

Ma non sono solo le cellule intestinali ad interagire con il sistema immunitario. Secondo Patrizia Brigidi, docente di Biotecnologia delle Fermentazioni del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna: "Sono circa 39 trilioni i batteri, virus e funghi che abitano il nostro intestino e costituiscono il microbiota intestinale. Si tratta di un’entità univoca e personale, diversa in ognuno di noi; una moltitudine dinamica, che varia con l’età, la dieta, l’ambiente e chiaramente anche con le stagioni. Anche l’aria ha un suo microbioma – osserva Brigidi – 'l'aerobiome', una nuvola di microrganismi che ci circonda e che cambia in base a temperatura e umidità, risentendo così della stagionalità. Anche l’aria che respiriamo, dunque, influenza il nostro microbiota intestinale. Studi recenti, inoltre, dimostrano che nelle regioni in cui vi sono forti cambi climatici il microbiota è più variabile rispetto che in altre regioni del mondo".

Cosa fare? Sicuramente l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo: previene i fastidi, quando è corretta o, al contrario, li aggrava, quando è sbagliata. La dieta, infatti, è un fattore chiave che influenza la composizione del microbiota intestinale, ma per essere davvero efficace, deve essere un’abitudine "Per contrastare la stanchezza fisica e mentale è preferibile consumare pasti leggeri ricchi di frutta fresca e secca, verdura, cereali integrali, carni magre, alimenti ricchi di vitamine, ed evitare cibi difficilmente digeribili – suggerisce Cravana – Per mantenere l’equilibrio intestinale è bene consumare abitualmente cibi fermentati come yogurt e miso, fibre, cereali integrali ed evitare invece il consumo eccessivo di carne, fritti, cibi piccanti e speziati, cioccolato, formaggi stagionati e ovviamente bevande gassate e alcool".

Oltre all’alimentazione, praticare attività fisica regolare e condurre uno stile di vita corretto (non fumare, andare a dormire almeno due ore dopo i pasti e ridurre lo stress) sono altri due fattori importanti per prevenire questi disturbi. Ma non solo. "Durante i cambi di stagione i pazienti entrano in farmacia lamentando soprattutto disturbi gastro enterici, reflusso, mal di testa, stanchezza e spossatezza – spiega Carolina Carosio, presidente nazionale Giovani Farmacisti – Per tutti questi disturbi, l’approccio con integratori alimentari è il primo consiglio al banco, spesso risolutivo e facilmente gestibile da parte di tutti i pazienti. Privilegiare le caratteristiche intrinseche dei prodotti, in termini di qualità formulativa e di azioni fisiologiche, è sempre la scelta vincente, sia per il professionista che dispensa il consiglio, sia per il paziente che ne usufruisce".

Gli integratori alimentari Alfasigma "Yovis e Carnidyn Plus, lavorano su due fronti differenti, entrambi a supporto dell’organismo per ricostituire le mancanze che si presentano durante i diversi momenti della vita, anche nel cambio di stagione. La linea di integratori alimentari Yovis probiotici multiceppo, multispecie e multigenere, contiene miliardi di fermenti per aiutare a ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale. Mentre gli integratori alimentari Carnidyn Plus, a base di carnitina, hanno una formulazione completa ed equilibrata per combattere stanchezza fisica e mentale", conclude l'azienda.