Redazione Notizie.it 
La schizofrenia si manifesta in varie forme, non è quindi una malattia univoca e riconoscibile d’acchito.
Schizofrenia paranoide. La più comune. Le persone affette sono molto sospettose nei confronti degli altri e spesso tutto il loro comportamento è dettato da un complicato delirio di persecuzione. I deliri persecutori sono l’aspetto predominante in questa forma di schizofrenia.
Schizofrenia catatonica. La persona è totalmente rinchiusa in se stessa.
Schizofrenia residua. La persona ha sofferto in passato di allucinazioni, deliri o di comportamenti disorganizzati, ma al presente sembra mancare della voglia o dell’incentivo a qualunque cosa nella vita di tutti i giorni.
Schizofrenia disorganizzata. È praticamente impossibile cogliere il significato dei discorsi che la persona fa. La persona manifesta stati d’umore ed emozioni non adeguati agli avvenimenti che sta vivendo.
Disordine schizo-affettivo. In questa forma di schizofrenia i pazienti presentano i sintomi della malattia ed inoltre hanno dei gravi disturbi dell’umore, come depressione acuta di tipo bipolare o mista.
Gli uomini sono generalmente colpiti in modo più grave delle donne da questa malattia. I sintomi della malattia negli uomini compaiono anni prima che nelle donne e gli uomini rispondono anche meno bene ai trattamenti. Negli uomini la schizofrenia mostra i primi segni della sua presenza fra i 15 e i 20 anni, nelle donne i sintomi compaiono più tardi, fra i 20 e 25 anni. Avendo constatato tutte queste differenze fra uomini e donne schizofreniche si pensa che gli ormoni estrogeni femminili abbiano un’influenza importantissima. Fra l’altro; le donne si ammalano di schizofrenia meno degli uomini, proprio percentualmente; ma passati i 45 anni, la percentuale di donne che si ammala di schizofrenia raddoppia rispetto a quella degli uomini; anche qui probabilmente entrano in gioco gli estrogeni, che, con l’avvicinarsi della menopausa diminuiscono.
