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Domenico Arcuri, le mascherine non a norma date ai poliziotti

Domenico Arcuri

Le mascherine non a norma di Domenico Arcuri sono state date ai poliziotti. La disposizione urgente della Regione Puglia.

Le mascherine non a norma di Domenico Arcuri sono state date ai poliziotti. La disposizione urgente della Regione Puglia. 

Domenico Arcuri, le mascherine non a norma date ai poliziotti

I poliziotti sono stati costretti ad indossare le mascherine di Domenico Arcuri, che poi si è scoperto che non erano a norma. In data 21 ottobre, dalla Regione Puglia, in particolare dalla presidenza della Giunta regionale, sezione protezione civile, è stata diramata una disposizione urgente. “Emergenza Sars Cov 2 – segnalazione Dpi da richiamare” si legge nella nota, contenuta in una circolare del ministero dell’Interno, dipartimento Pubblica Sicurezza, indirizzata alle questure, alla scuola per la formazione della polizia, alla scuola superiore di polizia, ai reparti mobili della polizia di stato, alla direzione centrale della prevenzione e ad altri uffici dove si richiede il blocco immediato e il ritiro dei dispositivi. I dispositivi in questione sono “alcune tipologie facciali filtranti distribuite anche alla polizia di Stato dalla struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid“. 

Domenico Arcuri, mascherine non a norma ai poliziotti: ritiro immediato

Si dispone il blocco immediato dell’utilizzo e il richiamo di quanto di seguito indicato” si legge nella nota. Si parla delle mascherine FFP2 e FFP3 non a norma. “Urgente, dare massima diffusione alle strutture interessate e adempiere” si legge ancora. “Le mascherine in giacenza dovranno confluire entro e non oltre il 9 novembre nella sede della protezione civile” è stato scritto. La Guardia di Finanza sta cercando di recuperare quel che resta delle mascherine nocive. Si tratta di una fornitura che sembra essere stata ottenuta da un gruppo di imprenditori del comitato d’affari finito sotto accusa per le relazioni personali tra Mario Benotti e Domenico Arcuri, che avrebbe garantito provvigioni per 72 milioni di euro. L’inchiesta riguarda le mascherine che provengono dalla Cina, di cui sono stati sequestrati 800 milioni di pezzi. Le hanno usate anche i poliziotti.

Domenico Arcuri, mascherine non a norma ai poliziotti: il sindacato

È una vergogna e come sempre, il peso e le conseguenze dei pasticci, in questo caso nella questione dell’acquisto delle mascherine, ricade sui colleghi, vanificando l’immenso sforzo che tutta la nostra amministrazione e il dipartimento hanno messo in campo in questo terribile periodo di emergenza. Non è la notizia in sé a stupirci. Ciò che spiace e che ci indigna, è che a farne le spese sono stati i nostri colleghi ai quali sono state distribuite mascherine che di fatto non li proteggevano” ha dichiarato il sindacato. La stessa cosa era accaduta a Roma lo scorso aprile. Dal sequestro della Gdf di oltre un milione e mezzo di mascherine pericolose effettuato a Gorizia si era richiesto il ritiro dei dispositivi anche al reparto Prevenzione Crimine del Lazio.