Vincenzo Borriello 
Nella Chiesa c’è una ristretta cerchia di parroci che va controcorrente e non esita a denunciare quanto non va nel Vaticano. Oltre al ben noto don Gallo, oppure Don Giorgio De Capitani, il sacerdote che definì il vaticano un puttanaio e che abbiamo avuto il piacere d’intervistare (per leggere l’intervista cliccate qui), tra i preti ribelli c’è anche don Vitaliano, sospeso tempo fa dall’abate di Montevergine per le sue posizione vicine al movimento “No Global”. In occasione della “Giornata per la carità del Papa”, il parroco di Mercogliano ha detto ai fedeli: ” I soldi che raccogliamo dovrebbero essere destinati a opere di carità del Santo Padre, ma andrebbero ad alimentare le casse dello Ior, che è una banca al centro di strane vicende”. Sulla pagina del suo sito si legge: “Dopo le recenti notizie riguardanti il Vaticano che, tra l’altro, sono una ulteriore prova dell’opaca gestione della sua banca (IOR) e delle sue finanze, penso sia un dovere cristiano dare un segnale forte perché si metta mano subito ad una riforma seria dello Ior e della Curia vaticana”. Don Vitaliano si guarda bene dal mettere in discussione l’autorità e la figura del Papa ma dice: “ciò che lo circonda è opaco”.
