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Dona rene a sconosciuto: ecco chi è il buon samaritano

trapianto samaritano

Pochi giorni fa dona un rene a uno sconosciuto. Il buon samaritano ha ora un nome: si tratta di Carlo, impiegato 51enne di Vicenza.

Un cinquant’enne di origine siciliana da due anni attendeva un trapianto di rene. La moglie si era offerta di donargli il suo, ma non era compatibile. Mai avrebbe pensato che a regalare un organo sarebbe stato un buon samaritano, come quello della parabola del Vangelo. Ora si scopre chi è: si chiama Carlo ed abita nell’Alto Vicentino.

Samaritano dona rene a uno sconosciuto

Il 28 maggio un uomo entra in sala operatoria anche se è perfettamente sano. Non si tratta della solita storia di malasanità ma di un gesto di altruismo. L’uomo infatti ha deciso di donare un rene ad un perfetto sconosciuto. Dopo un’ora e mezzo dall’espianto, l’organo arriva grazie alla Polizia stradale al Policlinico di Milano. Dopo altre due ore, il rene è nel corpo di un cinquant’enne siciliano, che da tempo soffriva di insufficienza renale cronica.

“La moglie del malato era disponibile a donare ma non c’era compatibilità tra i coniugi. Il rene della donna ha ‘anticorpi’ che non sarebbero stati accettati dall’organismo del marito” spiega il professor Mariano Ferraresso, che ha eseguito l’intervento. “Per me è una gioia immensa” racconta la moglie dell’uomo che ha ricevuto il rene. “E a mia volta sono pronta a dare un mio rene come gesto di gratitudine per il regalo che mio marito ha avuto” annuncia.

La donna era già in lista d’attesa per un cosiddetto cross over. Un meccanismo che prevede la donazione di un rene tra due coppie che si trovano nella medesima situazione di non poter aiutare chi è al loro fianco per incompatibilità tra organi. Mai però avrebbe pensato che a donare un rene al marito sarebbe stato un buon samaritano, come quella della parabola del Vangelo. Un perfetto sconosciuto ha infatti accettato di privarsi del proprio rene, solo ed unicamente per aiutare chi in quel momento era in difficoltà. Anche se non lo conosceva, nemmeno di vista.

Chi è il il donatore misterioso

A svelare in parte l’identità del misterioso donatore è Il Giornale di Vicenza. Si chiama Carlo ed è un impiegato di 51 anni, con moglie e quattro figli. L’unica altra informazione attualmente disponibile sul donatore samaritano è che abita in un piccolo centro nell’Alto Vicentino. Non è chiaro come l’uomo sia arrivato a prendere la decisione di privarsi di un rene per aiutare un perfetto sconosciuto. Quel che è certo, però, è che da tempo era già un donatore di sangue.

Che cos’è il trapianto samaritano

Solo dal 2015 in Italia è possibile effettuare una donazione samaritana, ovvero la possibilità di donare un rene anche a chi non si conosce. Come se fosse il sangue. “La natura ci insegna che si può vivere benissimo con un solo rene, i rischi sono praticamente nulli” assicura il chirurgo Ferraresso. Finora però di “trapianti samaritani” ce ne sono stati solo sei, e quello avvenuto al policlinico di Milano è il primo del 2018.

Chiunque però può decidere di rendersi disponibile a donare un rene. Anche se la procedura da seguire non è così immediata, e questo per appurare che la donazione sia una scelta consapevole e priva di qualsiasi coercizione. “Ci si può rivolgere agli ospedali o al centro nazionale trapianti per manifestare la propria volontà” spiega a Corriere della Sera il primario. “A quel punto inizia lo studio clinico per individuare un ricevente compatibile e uno studio psicologico su chi dona”.

Solo dopo aver superato l’esame di due commissioni e il giudizio di un giudice, il donatore può essere messo sotto i ferri per procedere all’espianto. “Se possibile si opera in contemporanea o in rapida successione, nello stesso ospedale. – sottolinea Ferraresso – La possibilità di programmare l’intervento permette di ridurre al minimo i rischi”.