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Donare con style.

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  Per molte persone la donazione a scopo filantropico al fine di curare, prevenire o ricercare alcune malattie, avviene nel più assoluto anonimato: basti pensare a tutti i volontari e donatori che quotidianamente, anche con pochi spiccioli, aiutano diverse associazioni impegnate nelle p...

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Per molte persone la donazione a scopo filantropico al fine di curare, prevenire o ricercare alcune malattie, avviene nel più assoluto anonimato: basti pensare a tutti i volontari e donatori che quotidianamente, anche con pochi spiccioli, aiutano diverse associazioni impegnate nelle più svariate attività, dalla ricerca al tumore, ai problemi legati alla fame nel Terzo Mondo o a qualche associazione che si batte per aiutare le persone meno abbienti o animali maltrattati e abbandonati. Persone senza volto, sconosciute, ma proprio perché ingoiate da un anonimato voluto, prive di maschera e dotate di spontanea compassione. Tutt’altro che anonime invece sono le donazioni fatte con l’Ice Bucket Challenge: una secchiata di acqua ghiacciata versata sulla testa di un artista — generalmente un cantante — mentre questi continua a cantare, facendogli tirando lunghi e affannosi respiri dovuti allo shock termico, quasi fosse un sacrificio, per poi schizzare come palline di un flipper nei principali quotidiani e tg nazionali. Un passaparola virtuale, nominando pubblicamente il prossimo candidato (scelto da chi è stato “lavato” per ultimo) il quale dovrebbe, per coscienza, accettare il simpatico «scherzetto».

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Alcuni personaggi famosi come Barak Obama, Piersilvio Berlusconi, Pamela Anderson, Enrico Mentana, Gerry Calà, e con loro molti altri, invece, hanno preferito scivolare sotto i riflettori di questa moda estiva, evitando una notorietà da fine carriera al fine di apparire straordinari benefattori, donando senza farsi investire da litri di acqua gelata pur di sostenere la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Sembra che di questi tempi fare bel bene sia una moda, non una volontà silente e umile. Una messinscena che di spontaneo ha ben poco, se non essere ricordati come chi sotto la canicola estiva si è rinfrescato con litri di acqua smorza calura.